ACCERTAMENTI EVASIONE IMU A CECINA, VILLA (SUNIA-CGIL): “FAVORIRE L’USO DI CONTRATTI A CANONE CONCORDATO”

ACCERTAMENTI EVASIONE IMU A CECINA, VILLA (SUNIA-CGIL): “FAVORIRE L’USO DI CONTRATTI A CANONE CONCORDATO”

Sul Tirreno in edicola ieri apprendiamo che il Comune di Cecina ha emesso 252 avvisi di accertamenti per un’evasione Imu pari a circa 588mila euro. Si tratta di una cifra altissima per un Comune di tali dimensioni.

La cosa comunque non ci sorprende, vista la presenza di molti immobili affittati ad uso turistico o con canoni alti da mercato libero. Se venisse favorito l’uso dei contratti a canone concordato (cedolare secca al 10% anziché al 21% e uno sconto Imu veramente conveniente per il Comune di Cecina) la questione sarebbe più controllabile.

Probabilmente lo strumento non è abbastanza conosciuto oppure resta inutilizzato perché la maggior parte degli immobili viene affittato ad uso turistico oppure – solo in pochi casi – d’inverno con contratti transitori spesso in nero. E’ un problema che riguarda tutte le zone turistiche dove ai residenti vengono imposti affitti altissimi e temporanei per favorire un servizio turistico più redditizio. Da tempo il Sunia chiede una regolarizzazione di questo mercato, chiedendo di apporre tetti ragionevoli ai prezzi, controllo della sicurezza degli edifici, utenze, etc.

Il nostro Paese, tanto bello e desiderato, finisce per escludere i suoi cittadini in favore di un mercato esoso e fuori controllo. La bellezza si trasforma in un ostacolo per un sereno vivere delle famiglie. Senza contare i bassi salari, le pensioni all’osso, una burocrazia complicatissima etc.

A questo si aggiunga che la Legge di bilancio in approvazione non ha rifinanziato il contributo affitti, strumento che ristorava i proprietari da possibili morosità e supportava gli inquilini con Isee basso che pagano fette consistenti di reddito per avere una casa.

Così non va, proprio non va. Senza un tetto sulla testa non si può vivere. L’aumento delle morosità non aiuterà il già asfittico mercato degli affitti in un Paese che – nonostante la Costituzione- non considera il diritto alla casa come fondamentale bensì come elemento di speculazione. Premesso comunque che non tutti i proprietari di immobili sono speculatori ma si tratta magari di famiglie con esigue risorse che traggono dagli affitti soltanto un arrotondamento delle proprie entrate, riteniamo opportuno mettere finalmente ordine in questo mercato.

Patrizia Villa

Segretaria Sunia-Cgil provincia di Livorno

 

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