Il 4 ottobre è la Giornata internazionale degli inquilini, promossa dal Consiglio dello IUT e celebrata per la prima volta nel 1986. Si svolge il primo lunedì di ottobre.
La data scelta dal Consiglio dell’IUT è stata fissata sullo sfondo della risoluzione delle Nazioni Unite adottata nel dicembre 1985, dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, per designare il lunedì di ottobre di ogni anno come Giornata mondiale dell’habitat.
IUT ha scelto il tema: “Covid recovery, clima e costruzioni” per la Giornata internazionale degli inquilini 2021. Il tema riflette la speranza in una rinascita sociale dalla pandemia di covid-19, la richiesta di impegni concreti per la crisi climatica insieme alla costruzione di alloggi a prezzi accessibili per tutti.
SUNIA SICET e UNIAT aderiscono allo IUT (UNIONE INTERNAZIONALE DEGLI INQUILINI) e in occasione della giornata, vorremmo indicare gli obiettivi prioritari che ci siamo posti
– La casa è un diritto costituzionale e il tema non può essere affrontato al di fuori di una programmazione in stretto raccordo con ambiente, sociale e territorio. Le OO.SS fanno parte di diritto del confronto e della programmazione quali rappresentanti di categorie di cittadini: lavoratori/trici, pensionate/i, giovani in cerca di occupazione e/o che si stanno formando per averla. Attualmente il costo dell’abitare è sproporzionato ai redditi spesso scarsi e discontinui se non addirittura assenti.
– Patrimonio ERP da recuperare, rendere agibile e abitabile, nuove costruzioni. Migliorare il sistema di gestione anche attraverso assunzioni mirate sia per gli uffici presposti comunali che per CASALP (ente gestore) altrimenti le difficoltà degli enti saranno pagate ingiustamente da lavoratori/trici . La città di Berlino ha recentemente votato al referendum per l’esproprio di 240 mila abitazioni privatizzate dai fondi speculativi. Le abitazioni liberate torneranno sul mercato a prezzi calmierati e a edilizia sociale. In Italia enti pubblici (vd. INPS su cui siamo intervenuti più volte), e semiprivati o privati possiedono ingenti patrimoni che spesso sono inutilizzati o abbandonati. Avere la mappatura di questi immobili sarebbe già un successo, e nella ns provincia ce ne sono moltissimi, troviamo grande resistenza anche perché spesso hanno sedi lontane e poco propense alla trasparenza. lo spreco non è ammesso. I beni pubblici siano salvaguardati altrimenti si genera un danno all’erario del quale chiederemo conto. La sicurezza di questi immobili è la chiave di volta per spingere i proprietari al confronto e verso un percorso di utilizzo virtuoso.
– Noi come OO.SS. degli inquilini SUNIA, SICET e UNIAT abbiamo da tempo proposto alle amministrazioni del territorio, di generare un meccanismo in grado di intervenire sugli espropri da una parte, acquistando in accordo con la proprietà gli immobili all’asta e rimettendoli a disposizione dei proprietari che hanno perso la casa, attraverso una sorta di nuda proprietà che tornerà al patrimonio ERP. Dall’altra generando un circuito con le proprietà per un migliore utilizzo degli immobili e la loro messa in sicurezza (dovere di tutti i proprietari pubblici e privati)
– Emergenza abitativa deve essere valutata su parametri immediati, ISEE corrente, e serve un polmone di alloggi di transito, anche in vista degli effetti del blocco degli sfratti già da due mesi assai aumentato. Ci aspettiamo che da gennaio diventi una piaga sociale. L’approvazione del protocollo sfratti sottoscritto tra OO.SS. tribunale, Comune di Livorno, Prefetto e forze dell’ordine interviene in modo positivo prevedendo tempi congrui all’intervento del Comune di Livorno (gli altri ancora non hanno aderito), con lo scopo di non abbandonare i morosi incolpevoli. Ma colmare la fame di abitare è uno sforzo immenso che ha bisogno di istituzioni in grado di intervenire adeguatamentee celermente con risorse dedicate, stabili e riscontrabili. La bolla immobiliare deve essere sconfitta, la casa per tutti e tutte non può essere un bene soggetto a speculazione.
– I bisogni sociali dei cittadini e gli interventi una tantum tipo bonus ma anche strutturali e di legge devono essere inseriti in una specie di portfolio implementato da tutti i soggetti erogatori, da cui sia possibile inquadrare il nucleo, bisogni supportati e non, quali e quanti. Lo scopo è l’equa distribuzione degli interventi che ad oggi non sempre sono rilevabili dall’ente erogatore e dai meccanismi di controllo di cui le OO.SS. fanno certamente parte.
Su questi temi e molti altri che non citiamo per brevità siamo impegnati da tempo come SUNIA CGIL, SICET CISL e UNIAT UIL, il PNRR sia l’occasione per una rinascita sociale che parte dal diritto al lavoro, alla casa, all’istruzione.
Patrizia Villa (SUNIA) – Geremia Merlone (SICET) – Roberto Vivaldi (UNIAT)