In occasione dei lavori delle Commissioni congiunte degli Affari Costituzionali, Bilancio e Tesoro, legata alla discussione sul decreto mille proroghe, chiediamo a Governo, Regioni e Comuni l’attivazione di tavoli di crisi che individuino risorse per affrontare il problema sociale della morosità incolpevole.
La Confedilizia e il 13° rapporto della finanza immobiliare (Nomisma) rilevano che nel 2020 il reddito si è abbassato per il 23% delle famiglie, a causa del Covid mentre per il 6% di famiglie si è abbassato ulteriormente per motivi diversi (immaginiamo soprattutto per la precarietà del lavoro).
La domanda stimata di case in affitto è di 2.000.000 di famiglie, ma di queste solo 750.000 sono in grado di accedere al mercato privato.
Dai dati forniti in prospettiva si calcola che il 40% delle famiglie in locazione si ritroverà in morosità incolpevoli.
Inoltre di 650.000 giovani coppie che hanno dimostrato l’intenzione di comprare casa, solo 150.000 hanno redditi stabili e una situazione economica solida, per garantire la continuità del pagamento del mutuo.
Quanto al patrimonio Erp in Italia, esso costituisce solo il 4% delle case in affitto, è del tutto insufficiente.
Vogliamo ricordare che nel 2021, il parlamento europeo ha approvato una risoluzione per affrontare la crisi abitativa. Risoluzione che afferma tra l’altro che la casa è un diritto fondamentale, e che l’UE deve sostenere gli Stati per finanziare un piano casa che affronti e risolva la carenza strutturale di appartamenti accessibili per tutte le fasce deboli con canoni sostenibili e proporzionali al reddito.
Non possiamo credere che questa autorevole raccomandazione non trovi ascolto nel governo e nelle sue rappresentanze.