Il territorio piombinese si sta progressivamente “desertificando” non solo in termini occupazionali: in questi mesi stiamo infatti assistendo anche a un preoccupante taglio ai servizi alla cittadinanza da parte di importanti istituti bancari.
A causa dell’emergenza pandemica l’attività di alcuni sportelli bancari Mps e Bpm presenti a Piombino, Campiglia e San Vincenzo venne temporaneamente sospesa, causando non pochi problemi ai correntisti: oggi purtroppo dobbiamo evidenziarne la definitiva chiusura. Già nei mesi scorsi lo Spi-Cgil si appellò a questi istituti affinchè rivedessero le proprie decisioni senza tuttavia ottenere mai nessun tipo di risposta.
Serve un cambio di direzione, Piombino non può perdere altri servizi. La situazione più preoccupante la registriamo nel quartiere Salivoli (circa 5mila abitanti) dove non c’è più né uno sportello bancario con personale in presenza nè un bancomat. La mancanza di questi servizi rappresenta un problema importante per molti pensionati: non tutti infatti sono nelle condizioni di prendere un mezzo pubblico per raggiungere uno sportello o un bancomat situati in un quartiere più lontano. Senza contare le difficoltà legate all’utilizzo delle nuove tecnologie. A preoccuparci sono anche le voci riguardanti la possibile chiusura dello sportello postale di Salivoli: l’auspicio è che ciò non avvenga.
Facciamo perciò appello alle istituzioni competenti affinchè evidenzino agli enti preposti tutte le criticità di questa situazione, criticità che stanno creando gravi disagi soprattutto alle persone più anziane.
Segreteria Spi-Cgil Piombino