La situazione al call center Konecta di Livorno sta precipitando. Il crollo dei volumi di traffico trasmessi dalla committente Tim a Konecta (che per conto di Tim gestisce il servizio 187) rende necessaria l’apertura degli ammortizzatori sociali.
Nelle ore scorse l’azienda ha infatti comunicato che a partire dal 2 aprile sarà aperta per tutti i 104 lavoratori la Fis (Fondo di integrazione salariale) per 13 settimane fino a un massimo di zero ore. Decisione che a livello nazionale, per quanto riguarda i call center che lavorano la commessa Tim in Konecta, riguarda solo il sito di Livorno.
Per i 104 dipendenti si tratta di un grave colpo. La corsa contro il tempo è iniziata: se entro luglio i volumi di lavoro non saranno sufficientemente rientrati, ci saranno a disposizione solo altre 5 settimane di Fis.
In seguito a un importante calo di volumi l’azienda ha inoltre deciso di fare smaltire le ferie e permessi residui fino al 2 aprile a tutti i lavoratori lasciando in cuffia soltanto pochi operatori.
Tutto ciò sta generando una grande preoccupazione tra i dipendenti che in questi anni hanno sempre dimostrato grande correttezza, serietà e professionalità nella gestione della commessa 187.
Martedì 26 marzo – in concomitanza al tavolo nazionale a Roma presso il Ministero del Made in Italy tra rappresentanti del governo, sindacati, Tim e aziende che lavorano in appalto per essa – sarà effettuato dalle ore 10 alle 12 un presidio davanti alla Prefettura di Livorno di una delegazione di lavoratori e lavoratrici.
Alle istituzioni locali e al governo chiediamo di mettere in campo tutte quelle azioni necessarie a tutelare l’occupazione sul nostro territorio, già adesso area di crisi industriale complessa: Livorno non può perdere altri 104 posti di lavoro.
Segreterie provinciali Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil
rsu Konecta
Lavoratrici Konecta al lavoro per preparare il presidio di martedì 26 marzo