Durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 le edicole sono state certificate dal Governo servizio essenziale, quindi sono state sempre aperte durante le settimane del lockdown. Da anni chiedevamo questo riconoscimento e avremmo preferito che non fosse arrivato soltanto per questa emergenza sanitaria.
In questi mesi le edicole hanno svolto il loro servizio con grande professionalità, nonostante le naturali paure dei gestori, e con vendite che complessivamente sono diminuite. Tantissimi sono stati i ringraziamenti da parte di cittadini, di istituzioni per il servizio svolto che ha garantito a tutti il diritto ad un’informazione plurale e qualificata. Il Governo in questi giorni sta formalizzando riconoscimenti economici alle edicole per il servizio svolto. Questo pero non basta, per fare in modo che questo servizio essenziale sia presente anche in futuro, con la professionalità che solo una edicola esclusiva può dare, occorre che alle edicole sia riconosciuto un aggio più alto e che venga siglato nel più breve tempo possibile un nuovo contratto con gli Editori che sostituisca quello vecchio e scaduto nel 2009. Lo stesso Governo ha pubblicamente dichiarato questa necessità per la nostra categoria, come unica via per garantire la permanenza della rete delle edicole.
Quindi cari editori, cari gruppi editoriali, non ci bastano più paginoni e dichiarazioni di ringraziamento e affetto quando poi offrite abbonamenti scontati, cercando di scavalcare l’ultimo ramo della filiera editoriale. Ora vorremmo che dalle parole si passasse ai fatti. Se così non fosse potremmo pensare che i ringraziamenti siano stati solo di circostanza, visto il periodo, ma che in realtà delle edicole, degli edicolanti, delle loro famiglie e del loro futuro, non vi interessi.
Grazie di nuovo sopratutto ai direttori e ai giornalisti dei quotidiani locali, ma adesso cara Fieg c’e da firmare il contratto!