IN TRENT’ANNI PERSI 100 POSTI Nel 1990 erano circa 700 le poliziotte e i poliziotti attivi in provincia (comprese le specialità): nel 2019 siamo a circa 600 unità. La situazione è grave: nei prossimi due anni sono infatti previsti 140 pensionamenti ma tra ottobre 2019 e aprile 2020 saranno solo 6 le unità in arrivo (2 dalle scuole e 4 da altre città). Al quadro drammatico deve aggiungersi l’elevata età media del personale in servizio: 47 anni. La situazione è insostenibile.
STANCHI DELLE PROMESSE La carenza d’organico è drammaticamente evidente, serve un intervento concreto. La mancanza del personale necessario si ripercuote infatti in maniera pesante su turni di lavoro, funzionalità degli uffici e garanzia dei servizi di sicurezza. Siamo consapevoli che il questore di Livorno Lorenzo Suraci, così come ogni altro questore della Repubblica, è un “ministro senza portafoglio”: è dal ministero che infatti dipendono le assunzioni. E’ il questore tuttavia la figura con cui dobbiamo rapportarci direttamente a livello locale. E’ il questore che deve garantire il rispetto di orari, turni, riposi, ferie, notturni e tutto quanto compone la programmazione settimanale del lavoro.
LA PAZIENZA E’ FINITA Fino a oggi le poliziotte e i poliziotti hanno dimostrato grande senso di responsabilità. La pazienza adesso è però finita. Promesse e impegni, ancorché verbalizzati, non sono più sufficienti. Le risposte concrete che da tempo chiedevamo non sono ancora arrivate: questo è inaccettabile.
RELAZIONI SINDACALI INTERROTTE Occorreva dare un segnale forte: per questo motivo abbiamo deiciso di abbandonare il tavolo e di interrompere le relazioni sindacali locali.
Restiamo in attesa di segnali concreti dalla controparte, nell’ottica di un ritorno al rispetto della contrattazione decentrata e, conseguentemente, a normali e proficue relazioni sindacali.
Luca Filippi
segretario generale Silp-Cgil provincia di Livorno
