TRA MOTO D’ACQUA, “MINISTRI – PAPA'” E RISERVATEZZA: LA NOTA DEL SILP-CGIL

TRA MOTO D’ACQUA, “MINISTRI – PAPA'” E RISERVATEZZA: LA NOTA DEL SILP-CGIL

Sul caso “Salvini – moto d’acqua” avevamo deciso di tacere, per rispetto della privacy dei colleghi coinvolti: il rispetto della riservatezza, soprattutto in questi casi, è fondamentale. L’uscita di vari articoli su testate giornalistiche di livello nazionale ci impone però di prendere pubblicamente posizione, dal momento che la vicenda riguarda colleghi che lavorano sul nostro territorio. E’ quindi opportuno effettuare alcune precisazioni.

Al momento non ci risultano contestazioni di addebito e procedimenti disciplinari a uno o più dei colleghi coinvolti. Evidenziamo inoltre che questioni del genere dovrebbero essere coperte dalla massima riservatezza: solo le parti coinvolte, il questore o chi ne tratta per motivi d’ufficio le determinazioni dovrebbe essere a conoscenza degli atti relativi. Se anche fossimo a conoscenza di dettagli o novità, saremo dunque tenuti alla massima riservatezza. A questi obblighi dovrebbero ovviamente rispondere tutti coloro che per motivi di ufficio trattano le questioni inerenti al procedimento.

Deve dunque far riflettere che su vari giornali appaia la notizia del presunto avvio di procedimento disciplinare: evidentemente chi doveva mantenere il pieno riserbo non lo ha fatto.

Un intervento più approfondito del sindacato in relazione all’aspetto disciplinare della questione avverrà perciò soltanto a seguito della chiusura del procedimento: chi è coinvolto nella vicenda ha infatti il diritto alla riservatezza necessaria per affrontare con serenità la questione.

Concludiamo con una considerazione: se l’ex ministro avesse pensato più da ministro che da “papà”, avrebbe creato un imbarazzo in meno all’istituzione della polizia di Stato e qualche problema in meno ai colleghi. Ministro, ministero, polizia, poliziotti, sono soggetti diversi l’uno dall’altro: nessuno può considerare “propri” donne, uomini, mezzi della polizia di Stato. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Non commentiamo i fatti del 30 luglio perché se ne sta occupando la magistratura. Esprimiamo pertanto solidarietà al/i collega/hi apparsi involontariamente sui media: qualora necessario siamo pronti a metterci a loro disposizione affinché siano tutelati i loro diritti in caso di procedimenti di qualsiasi natura.

Luca Filippi

segretario generale Silp-Cgil provincia di Livorno

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