APPELLO DI SILP, SILF E FP AI LIVORNESI: “AIUTATECI A TUTELARE I NOSTRI DIRITTI DI LAVORATORI”

APPELLO DI SILP, SILF E FP AI LIVORNESI: “AIUTATECI A TUTELARE I NOSTRI DIRITTI DI LAVORATORI”

Per garantire maggior sicurezza ai cittadini di Livorno e provincia dobbiamo essere messi nella condizione di lavorare in condizioni migliori e per far questo abbiamo la necessità, a livello nazionale, di ottenere maggior libertà sindacale. Soltanto in questo modo possiamo disporre di strumenti adeguati per svolgere nel miglior modo possibile il nostro lavoro di poliziotti, finanzieri o agenti penitenziari. Ai livornesi chiediamo perciò di starci vicino e di appoggiare le nostre battaglie sindacali e dunque poter difendere meglio i nostri diritti di lavoratori: solo in questo modo potremo disporre di tutti quegli strumenti necessari per garantire livelli di sicurezza ancora più elevati. Alla politica chiediamo maggior serietà: alcune forze politiche infatti ci strumentalizzano, altre mostrano totale disinteresse nei confronti delle nostre problematiche.

In questi giorni si è aperta a livello nazionale una discussione sul disegno di legge “Corda” (dal nome della deputata del M5S Emanuela Corda, prima firmataria dell’atto) relativo alle libertà sindacali dei corpi di sicurezza e militari. Lo diciamo chiaramente: il testo, recentemente approvato alla Camera, è irricevibile e dev’essere bocciato. Si tratta solo di un bluff: in realtà il disegno di legge in questione non amplia le libertà sindacali di poliziotti, finanzieri o agenti penitenziari. Serve più coraggio, si deve fare di più. Oggi lo spazio di contrattazione sindacale riservato ai finanzieri o ai carabinieri è praticamente nullo mentre quello riservato a poliziotti o agenti penitenziari è assai ridotto. Quello che chiediamo è di ampliare davvero le libertà sindacali dei lavoratori coinvolti in questi settori, di procedere alla “smilitarizzazione” dei lavoratori delle forze dell’ordine e alla separazione del comparto Difesa dal comparto Sicurezza.

Fino al 2016 i forestali erano a tutti gli effetti lavoratori civili, con piene libertà sindacali (diritto di sciopero compreso). Nel 1981 i lavoratori della polizia venivano smilitarizzati e ottenevano importanti diritti a livello sindacale.

Con la riforma Madia i forestali sono stati trasformati in carabinieri e dunque militarizzati, facendo così perder loro importanti spazi di libertà sindacale e il diritto di sciopero. Di recente una sentenza della Corte europea dei diritti dell’uomo (Cedu) ha però bocciato la riforma Madia: il principio è quello di riconoscere i diritti sindacali anche in favore del personale militare. L’auspicio è che si proceda davvero su questa strada, anche dal punto legislativo: l’effettiva sicurezza dei cittadini dipenderà infatti anche dagli spazi di contrattazione sindacale che riusciremo ad acquisire a livello nazionale.

Luca Filippi (segretario generale Silp-Cgil provincia di Livorno)

Francesco De Luca (coordinatore provinciale Silf)

Alberto Ragusa (coordinatore provinciale Fp-Cgil settore polizia penitenziaria)

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