Nelle ore scorse a Livorno si è purtroppo verificato un nuovo grave incidente stradale che ha causato il ferimento un rider.
Spetterà come sempre alle autorità competenti chiarire la dinamica di quanto avvenuto. Come Nidil-Cgil non possiamo però fare a meno di evidenziare quanto sia inaccettabile che i lavoratori delle piattaforme di food delivery continuino a rischiare la vita a causa dei ritmi frenetici imposti dall’algoritmo. Serve un cambio di rotta, non è più pensabile continuare così.
È passata poco più di una settimana dall’infortunio mortale a Firenze del rider Sebastian Galassi e poco più di 6 mesi da quello di William De Rose, avvenuto nella nostra città. È evidente che c’è un problema strutturale nel meccanismo che lega il salario al numero di consegne, spingendo i lavoratori a praticare ritmi di lavoro insostenibili.
Oltre però a lottare a livello nazionale ed internazionale per abolire gli antichi meccanismi di sfruttamento che si celano dietro la modernità dell’algoritmo, dobbiamo agire anche a livello locale.
Insieme alle amministrazioni comunali e agli enti preposti bisogna infatti capire cosa si possa fare per rendere la viabilità e gli spazi delle città meno rischiosi e più idonei alle nuove tipologie di lavoro su piattaforma.
Alla luce di quanto avvenuto nelle ore scorse, chiediamo pertanto all’amministrazione comunale di Livorno – che sul tema della sicurezza sul lavoro ha sempre dimostrato vicinanza e sensibilità – di riaprire il tavolo su rider e mobilità urbana attivato nei mesi scorsi.
La battaglia per la sicurezza sul lavoro dei rider è una battaglia di civiltà che vede il Nidil-Cgil in prima linea da anni. Ognuno deve fare la propria parte: per limitare al massimo la possibilità di questi incidenti c’è bisogno del contributo di tutti.
Filippo Bellandi
segretario generale Nidil-Cgil provincia di Livorno