WE WANT SEX EQUALITY – Livorno 8 Marzo 2016 – conclusioni

8ma16li
In occasione della Giornata internazionale della donna la CGIL Provincia di Livorno ha deciso di organizzare un pomeriggio di confronto con la collaborazione della Rete Degli Studenti Medi e del Coordinamento Donne SPI CGIL, mirato a valorizzare l’aspetto intergenerazionale ed esperienziale dei partecipanti.
Grazie alle loro idee e alle proposte emerse nella discussione e nel lavoro dei gruppi, è stato possibile vivere i valori radicati in questa giornata andando oltre al solo aspetto celebrativo.
Rispetto, dignità e diritti sono parole chiave di una società civile ed equa , ma ad un’analisi dello stato dei fatti, il nostro paese deve ancora lavorare molto su questi tre punti sia nella società, che nel mondo del lavoro e nella scuola.
La speranza per un futuro cambiamento deve essere concepita come una continuazione dei diritti e della capacità di rivendicarli tramandata dai nonni ai genitori e ai figli.
L’incertezza del futuro, il continuo attacco istituzionale ai diritti acquisiti e i cambiamenti che stanno velocemente avvenendo nella nostra società, portano a un aumento esponenziale di diseguaglianze e sacche di sfruttamento.
L’eliminazione delle discriminazioni deve partire già dai banchi di scuola, procedendo successivamente nel mondo del lavoro.
Soltanto un radicale cambiamento culturale che, nonostante i miglioramenti avvenuti in questi anni, è ancora lontano dal realizzarsi completamente, potrà permettere alle generazioni future di ottenere una vera eguaglianza sociale.
La necessità di una nuova stagione di rivendicazione, che miri ad ampliare l’eguaglianza, la tutela e la valorizzazione di tutti i cittadini, trova realizzazione nella proposta della Cgil di una Carta dei diritti universali del Lavoro che, attraverso il diritto ai saperi, il diritto alle pari opportunità in materia di lavoro e professione, il diritto a non essere discriminati nell’accesso al lavoro e nel corso del rapporto di lavoro, il diritto a un lavoro decente e dignitoso e il diritto alla libertà di espressione, diventa strumento per la realizzazione di una concreta parità di genere sul posto di lavoro e nella società.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.