E’ davvero incomprensibile come non sia possibile procedere alla ristrutturazione di Villa Rodocanacchi, anche alla luce delle importanti risorse messe a disposizione dal Pnrr. La struttura dev’essere resa sicura e rilanciata, al fine di fornire risposte concrete alla cittadinanza in termini sia di servizi sociosanitari che di prospettive occupazionali
Abbiamo lanciato più volte la nostra proposta – rimasta al momento inascoltata – di adibire quella struttura a sede per la riabilitazione psicomotoria (realtà che sul nostro territorio continua ancora a mancare), con percorsi sensoriali e orti per persone disabili. In una parte della struttura potrebbero inoltre essere collocati posti letto per le cure intermedie. La struttura potrebbe insomma diventare un vero e proprio centro polivalente che provi a dare risposte al territorio a 360 gradi in termini di qualità e prospettive di vita.
Sull’ex direzione sanitaria di Monterotondo sono state spese in passato importanti risorse pubbliche.
La struttura adesso versa in uno stato di grave incuria e ciò può avere pesanti contraccolpi anche in termini di valore economico: tutto ciò non possiamo accettarlo, visto che stiamo parlando di un bene pubblico, e perciò ci riserviamo di richiedere l’intervento degli organi preposti.
Grazie all’intervento pubblico Villa Margherita – struttura situata nel territorio di competenza dell’Asl Toscana Centro – è diventata un centro di riferimento per le cure odontoiatriche: l’auspicio è che si possa trovare una soluzione concreta anche per rilanciare Villa Rodocanacchi. Si deve però agire e intervenire al più presto: il rischio altrimenti è che si possano perdere i finanziamenti.
Monica Cavallini
vicesegretaria generale Cgil provincia di Livorno