Oltre 40 posti a rischio sul territorio, 80 licenziamenti già effettuati nell’indotto, da mesi i sindacati nazionali di categoria impegnati in una trattativa difficile e un incontro alle porte per riuscire a ottenere un piano industriale, questo il quadro della vertenza Dico, precipitata negli ultimi giorni.
E’ dall’inizio dell’anno che la Filcams CGIL, insieme alle altre due sigle di categoria, monitora la situazione della catena di grande distribuzione, da quando si rincorrono le voci di una crisi imminente “L’ultimo incontro si è tenuto a livello nazionale qualche mese fa – illustra Marco Ghezzani, che si occupa della vertenza per la Filcams CGIL Livorno – e avevamo chiesto all’azienda il piano industriale che ancora non ci è stato consegnato: l’azienda ha posticipato continuamente gli incontri, pagando però regolarmente i lavoratori, non dandoci, perciò, elementi tali da giustificare iniziative di mobilitazione”.
Nelle ultime settimane, però, la situazione è precipitata con il licenziamento dei lavoratori Gimar, azienda che si occupava dei banchi gastronomia dei supermercati, in quanto Dico non avrebbe più corrisposto i compensi dovuti “Con Gimar stiamo giocando un’altra partita – prosegue Ghezzani – in quanto l’azienda ha licenziato senza tener conto delle dovute procedure, quindi senza alcuna forma di trattativa, perciò, probabilmente, dovremo seguire la via vertenziale”.
I licenziamenti in Gimar sono stati il primo inquietante segnale della consistenza delle voci sulla crisi Dico, a cui si è aggiunta, poi, la mancanza di merce sugli scaffali, nei circa 7 negozi che si trovano in provincia e nei 3 punti vendita llivornesi “I lavoratori – spiega il segretario Filcams – sono in allarme, la clientela chiede quando chiuderà il negozio, manca la merce , ma i lavoratori vengono, comunque, regolarmente pagati, salvo i contributi alla previdenza complementare ”.
La situazione critica ha imposto un intervento urgente della Filcams nazionale, che ha chiesto al più presto un tavolo con l’azienda e un intervento al Ministero dello sviluppo economico, in quanto sembra che dirigenza abbia dato mandato di cercare degli acquirenti “L’incontro con l’azienda si svolgerà nei prossimi giorni – conclude Ghezzani – e sarà decisivo, in quell’incontro pretenderemo di prendere visione del piano industriale e dovrà anche essere convincente, altrimenti i lavoratori e le lavoratrici inizieranno a incrociare le braccia”.