Il segretario generale della CGIL, Maurizio Strazzullo, in merito alla vertenza Aamps chiede nuovamente a sindaco e Cda di convocare la riunione sul piano industriale e finanziario, richiesta da Cgil, Cisl e Uil anche all’attivo unitario dei delegati, alla presenza dello stesso Nogarin.
Nogarin attacca nuovamente la Cgil pubblicamente e la reazione da parte sindacale non si fa attendere: “Un sindaco dovrebbe unire la città e aver rispetto per chi non la pensa come il suo movimento di appartenenza e ha idee diverse dalle sue, soprattutto dovrebbe avere rispetto per una organizzazione sindacale che rappresenta 50 mila iscritti – esordisce il segretario generale di Livorno, Maurizio Strazzullo – Lo inviterei, piuttosto, a convocare la riunione sul piano industriale e finanziario di Aamps come richiesto da Cgil, Cisl e Uil in più occasioni, invece di prendere una pagina di giornale per rivolgersi ai lavoratori e attaccare la Cgil . In più vorrei rassicurarlo: i lavoratori e le lavoratrici sanno distinguere chi fa il capobastone e propaganda politica. C’eravamo prima dell’avvento del M5S e ci saremo anche dopo”.
“Sui rifiuti la situazione si complica – prosegue – ora si chiedono 13 milioni per il concordato di Aamps, mentre per la ristrutturazione erano necessari meno di 10. Questo scenario, insieme alla mancata erogazione delle spettanze previste dal CCNL, rende ancora più urgente l’incontro per la presentazione del piano industriale e finanziario”.
All’attivo dei delegati, inoltre, i sindacati labronici unitariamente (Cgil, Cisl e Uil) avevano avanzato una serie di proposte da sottoporre e condividere con l’amministrazione comunale al primo incontro utile, sintetizzate in un documento che riportiamo di seguito integralmente.
Vertenza Aamps e ciclo dei rifiuti:
“ … Invitiamo il nuovo Cda alla stabilizzazione degli altri 6 lavoratori, a lavorare professionalmente e non secondo un indirizzo politico, nel predisporre un piano industriale e finanziario in grado di rilanciare Aamps salvaguardando le imprese e i lavoratori dell’indotto.
Adesso vedremo quale piano industriale il nuovo Cda sarà capace di costruire e le risorse che avrà Aamps a disposizione per gli investimenti infrastrutturali indispensabili con i paletti messi dall’Amministrazione: no al conferimento in Retiambiente, chiusura dell’inceneritore, estensione del porta a porta.
Soprattutto ci interessa sapere come il nuovo piano industriale garantirà la tenuta finanziaria di Aamps senza aumentare ulteriormente le tariffe ai cittadini.
NOI riteniamo strategicamente ed economicamente sbagliato non confluire i Retiambiente, in quanto il conferimento consentirebbe di fare economie di scala e recuperare le risorse necessarie per nuovi impianti di smaltimento, non siamo contro una chiusura dell’inceneritore, facendo molta attenzione a quanto previsto dalle nuove direttive europee in materia.
Raccolta differenziata, porta a porta sono obbligatori e strategicamente importanti in prospettiva, ma senza una presenza sul territorio di imprese capaci di riutilizzare e riciclare i rifiuti, il conferimento avrà un costo non sostenibile per l’impresa e questo non può assolutamente ricadere su imprese e cittadini.
Pertanto avere un ciclo dei rifiuti virtuoso, potrebbe essere l’occasione per intraprendere un nuovo marketing territoriale, capace di attrarre nuove attività industriali, cogliendo l’opportunità dei fondi strutturali europei e degli incentivi dell’accordo di programma per far nascere queste attività e creare nuova occupazione”.
Vertenza Aamps: il sindaco ha il dovere di favorire il confronto
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