È positivo che si avvii un confronto sulle problematiche relative a commercio e turismo, settori che insieme all’industria rappresentano un tessuto economico importante per il territorio della Val di Cornia. Commercio e turismo sono settori che risentono della crisi legata alla situazione di instabilità e criticità delle acciaierie di Piombino. Essi sono inoltre comparti sottoposti a una forte stagionalità, legata soprattutto al periodo estivo e al transito verso le isole della nostra provincia.
La Cgil è favorevole a tutte le azioni tese a rivitalizzare il tessuto commerciale e produttivo del territorio, anche al fine di valorizzare la città dal punto di vista turistico. Ed è proprio con l’approssimarsi della stagione turistica che chiediamo all’amministrazione comunale di mettere in campo tutti i mezzi possibili per favorire lo sviluppo del lavoro di qualità.
Per questo motivo rilanciamo la nostra richiesta di un bollino etico legato alla qualità del lavoro. L’obiettivo è infatti favorire l’insediamento e lo sviluppo di aziende sane che rispettino le norme in tema di diritti del lavoro, regolarità previdenziale, sicurezza e regolarità nel pagamento delle tasse locali. Un bollino etico insomma per cercare di abbattere la flessibilità salvaggia: purtroppo infatti commercio e turismo – i dati regionali lo dimostrano – sono settori dove la presenza di lavoro irregolare è tra i più alti dopo l’edilizia. Non possiamo dunque permetterci che il rilancio di un territorio si basi sull’abbattimento dei diritti dei lavoratori. Piombino ha bisogno di rialzarsi grazie al lavoro di qualità,
Monica Cavallini, vicesegretaria generale Cgil provincia di Livorno