Trenitalia, riassunti gli 11 lavoratori degli appalti portinerie

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Soddisfatta la Filt Cgil Toscana: “Grazie alla mobilitazione e a una notte di lotta, sventato il subentro di un’azienda che non voleva né clausola sociale né CCNL”. Galgani (Cgil Firenze): “Con appalti e voucher vogliono impoverire il lavoro, noi continueremo a batterci”

E’ stato firmato venerdì con il nuovo affidatario del servizio, dalle segreterie regionali di FILT CGIL, FIT CISL e Uiltrasporti, l’accordo che chiude la vertenza sulle portinerie delle officine di Trenitalia.
Con la firma di questo testo, tutti gli 11 lavoratori sono stati riassunti e si è rimarginata la ferita aperta la notte tra domenica 31 luglio e lunedì 1° agosto quando, grazie all’iniziativa dei lavoratori degli appalti e della FILT CGIL, si è impedito il licenziamento degli 11 lavoratori interessati e il subentro di un’azienda che non voleva riconoscere né la clausola sociale né il contratto nazionale di lavoro. La mobilitazione di quella notte, con un partecipato presidio davanti ai cancelli dell’officina dell’Osmannoro, convinse Trenitalia a non far partire il nuovo appalto. L’impegno assunto dalla FILT CGIL davanti ai lavoratori in quella straordinaria nottata di mobilitazione fu quello di far riassumere tutti, e di garantire l’applicazione del CCNL.
Oggi, grazie anche all’impegno dell’Unità di Crisi della Regione Toscana e di tutte le strutture della CGIL, possiamo dire che la vertenza si è chiusa positivamente con la riassunzione di tutti i lavoratori e il riconoscimento del CCNL.
La solidarietà tra i lavoratori è la più grande arma contro il nuovo mercato del lavoro che sempre più toglie diritti e salario, e come sempre i lavoratori degli appalti tutti sono stati essenziali nel mettere in campo i rapporti di forza necessari a risolvere questa vertenza.

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