Alla Termisol, azienda con un centinaio di dipendenti che lavora in appalto (coibentazioni) per la raffineria Eni e la Solvay, abbiamo siglato un importante accordo di secondo livello che – tra i vari punti in esso contenuti – valorizza il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro da parte del dipendente.
Il rispetto delle prescrizioni sulla sicurezza da parte dei lavoratori è stato infatti inserito tra i parametri sulla base dei quali verrà calcolato il premio di risultato da erogare ai dipendenti. L’aspetto innovativo dell’intesa è rappresentato proprio da un cambio di “filosofia” che ci preme sottolineare. L’azienda avrebbe infatti inizialmente voluto utilizzare come parametroil numero di infortuni registrati ma noi ci siamo opposti: non vogliamo infatti che non si denuncino gli infortuni per timore di avere contraccolpi sul premio.
Il parametro che invece è stato preso in considerazione – qui sta il cambio di “filosofia” su cui poi ha concordato la stessa Termisol – è l’eventuale mancato rispetto delle norme sulla sicurezza da parte del lavoratore. Il dipendente viene responsabilizzato maggiormente e se non rispetta le norme rischia di non ottenere il premio di risultato.
L’accordo è stato approvato all’unanimità da tutti i lavoratori nel corso di un’assemblea molto partecipata. Un risultato importante, visto anche che è la prima volta che alla Termisol si stipula un accordo di secondo livello. Il via libera all’intesa permetterà ai dipendenti – tra le altre cose – di beneficiare di una tassazione del premio di risultato pari al 5% (fino ad oggi invece, visto che non era stato stipulato nessun accordo aziendale, era invece stata applicata una tassazione che si aggirava intorno al 30%).
Filctem-Cgil provincia di Livorno
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