Si è tenuto in Prefettura a Livorno il tavolo di crisi richiesto dai sindacati per fare il punto con azienda e Istituzioni Locali, Comune di Livorno e Provincia, sulla crisi del gruppo Grandi Molini Italiani.
La Grandi Molini all’incirca un mese fa ha avviato le procedure per il concordato preventivo in continuità e per i lavoratori sono state attivate forme di ammortizzazione sociale a integrazione del reddito.
Dopo la Cassa integrazione ordinaria, per i dipendenti GMI di Livorno è stata chiesta quella straordinaria “Il Prefetto – illustra Michele Rossi, segretario generale della Flai Cgil provincia di Livorno – si è impegnata a fare tutto ciò che può al fine di snellire le pratiche burocratiche per l’approvazione della Cigs, in quanto, se i tempi dovessero essere troppo dilatati, i lavoratori rischierebbero, per un periodo, di rimanere senza reddito”.
Altra urgenza per i sindacati è il pagamento della tredicesima che l’azienda sostiene di non poter erogare a causa del concordato “L’azienda in effetti non potrebbe liquidare l’ammontare della tredicesima maturata prima del concordato – spiega Rossi – la procedura prevede il pagamento delle spettanze maturate a partire dalla firma del concordato, ma il Prefetto è stata molto sensibile alle nostre istanze e ha suggerito caldamente all’azienda di tentare almeno a ottenere l’autorizzazione del giudice, richiesta che anche noi abbiamo formalizzato in forma scritta”.
Il prossimo appuntamento per discutere del futuro dei Grandi Molini Italiani è il 16 dicembre, quando a Marghera si terrà un tavolo nazionale in Confindustria, al quale parteciperanno anche le segreterie nazionali di categoria.
Tavolo di crisi per Grandi Molini: i lavoratori chiedono la tredicesima
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