La libertà d’espressione è alla base della democrazia e non va censurata. Se la Cgil provincia di Livorno in questi duri anni fosse intervenuta a censurare le opinioni diverse dalle proprie delle persone che vivono sulla propria pelle questa crisi sociale profonda, un secondo dopo sarebbe divenuta bersaglio di pesanti critiche in primis da parte di quelle forze politiche che oggi tendono a minimizzare l’accaduto o a giustificare l’uso della forza per soffocare il dissenso.
Sul contenuto dello striscione non entriamo nel merito. Restiamo perplessi sul modo in cui è stata gestita questa delicata situazione collocata – ribadiamo – all’interno di un contesto sociale esplosivo a causa della pesante crisi che sta attanagliando il nostro territorio.
Il sindacato per primo, da Livorno a Piombino passando per l’Isola d’Elba, è da sempre impegnato per affrontare il disagio sociale, accettando spesso anche contestazioni pesanti. Situazioni e vertenze difficili gestite in maniera civile e democratica, molto spesso anche con la collaborazione tra Silp-Cgil e forze dell’ordine.
Ci fa paura la possibilità di un radicamento delle posizioni anche in vista delle inevitabili future vertenze: crediamo quindi che occorrerà da subito un atteggiamento più responsabile nei momenti più critici. La Cgil è a disposizione nella gestione delle difficili vertenze che ci sono sul territorio: l’uso della violenza come strumento di repressione o contrasto politico va però fortemente evitato. In questo momento occorre senso di responsabilità.
Fabrizio Zannotti, segretario generale Cgil provincia di Livorno