La CGIL provincia di Livorno esprime la propria solidarietà al presidente Enrico Rossi per l’inaccettabile aggressione di cui è stato vittima e condanna fermamente qualsiasi atto di protesta che degeneri in violenza.
Meglio di altri siamo in grado di comprendere la portata della disperazione di chi non riesce a sopravvivere neanche lavorando, di chi, pur mantenendo un comportamento corretto e ligio, è comunque vittima di soprusi e prevaricazioni, la nostra azione è rivolta soprattutto a proteggere questi lavoratori e queste lavoratrici e, purtroppo, non sempre riusciamo a ottenere i risultati sperati.
La disperazione può portare a gesti inconsulti, ma la disperazione non è una giustificazione per la violenza: ci sono altre vie, democratiche e rispettose, per affermare le proprie idee.
Chi oggi derubrica l’episodio di San Miniato a un episodio di colore, quasi divertente, ironizzando o utilizzandolo come elemento di battaglia politica, alimenta un fuoco che nessuno è in grado di controllare.
Ieri un secchio di sterco al presidente della Regione, domani?
Strumentalizzare episodi come questi significa non impegnarsi per soluzioni condivise, ma perseguire fini particolari senza curarsi delle conseguenze.
Per quanto ci riguarda, proseguiremo la nostra battaglia per il lavoro e per i diritti nelle sedi opportune, riaffermando con fermezza i principi di pace, democrazia e libertà che hanno fatto grande la nostra Organizzazione.
Maurizio Strazzullo
Segretario Generale CGIL provincia di Livorno
Appreso del gesto minatorio rivolto al primo cittadino di Livorno, la solidarietà della CGIL si estende naturalmente anche al sindaco Filippo Nogarin.