“Trovo singolari le critiche e le accuse che sono state mosse alla Cgil in merito alla vicenda dello smantellamento della nave Concordia, in quanto strumentalmente contro a prescindere. Credo che invece sarebbe più utile, sia per l’interesse della città che dei lavoratori, confrontarsi sul merito delle posizioni assunte dalla Cgil. Pertanto, per evitare fraintendimenti chiarisco quanto segue: La Cgil non è mai stata contraria a valutare la possibilità dello smantellamento della Concordia a Livorno. Richiediamo però che l’eventuale decisione non comprometta lo sviluppo degli investimenti, già previsti da anni, e che riguardano la Porta a Mare, il Porto turistico e il piano industriale Benetti. La Cgil ha affermato con coerenza quanto deciso al Congresso e al Convegno svoltosi presso la Camera di commercio l’11 novembre scorso, alla presenza delle istituzioni e aperto ai capigruppo del consiglio provinciale e comunale. Ribadisco che lo sviluppo di quelle aree deve trovare la sua compatibilità con il piano industriale Benetti, la porta a mare, il porto turistico e le riparazioni navali. Ritengo positiva la scelta dell’Autorità Portuale di affidare uno studio al RI.NA. per valutare i vantaggi economici e la compatibilità ambientale per l’utilizzo dei dei bacini. La cosa che la Cgil auspica è che l’emergenza Concordia permetta finalmente di sciogliere i nodi sul futuro utilizzo quei bacini, nell’interesse di Livorno e dei lavoratori. Esprimo apprezzamento per la convocazione, da parte dei sindaci di Livorno e di Piombino, di tutte le associazioni sindacali, datoriali e delle Autorità Portuali, ma ritengo indispensabile lavorare per presentare al Presidente della Regione un progetto condiviso da tutte le imprese del territorio, per mettere in sinergia le capacità tecniche, le aree, gli operai specializzati presenti sul nostro territorio”.Maurizio Strazzullo Cgil Enrico Pedini FiomCGil.
“Il problema non è Concordia si, Concordia no, ma cosa vogliamo fare del nostro porto” così Maurizio Strazzullo segretario generale Cgil Livorno illustra la sua posizione sulla questione dello smantellamento della nava Concordia “Dobbiamo cercare di fare di tutto affinchè il lavoro resti in Toscana, e condivido le parole di Rossi, ma sono molti ancora i punti interrogativi ed i “se”: I tempi e le risorse per rendere operativo il bacino,la compatibilità con Porta a Mare, porto turistico e Benetti. Non si può più perdere tempo. Si sceglieranno le riparazioni? Bene ma diamo certezza su cosa si fa e dove, facendo attenzione ai segnali che lanciano gli investitori. So benissimo che a Livorno l’emergenza occupazionale è drammatica e le imprese hanno bisogno di lavorare, ma proprio per questo non dobbiamo rincorrere un’emergenza che poi magari non porterà alcun valore aggiunto”.