L’ultimo direttivo della SLC provincia di Livorno è stato l’occasione per fare il punto delle molte vertenze aperte, Poste Italiane e Tim a livello nazionale, e sul territorio, dalla chiusura del Caprilli, fino alla crisi dell’Officina dello Sport.
Poste : dall’avvilimento che ha costretto noi tutti a calcolare le ricadute dell’Esito di un maldestro e sbagliatissimo Referendum sulla Carta Costituzionale del Paese, su questa o quella Azienda o settore produttivo, dal CNEL in poi, si arriva anche alle Poste e al destino di una finanziarizzazione a cui – con tanto di decreto legge- il Governo Renzi aveva già dato via libera: ora è tutto da fare – o da rifare- ma NON abbiamo ancora vinto nessuna battaglia strategica e restano aperti tutti i problemi, che si vanno anzi drammatizzando, con una controparte e un management in uno stato confusionale, accentuato dall’esito del Referendum per il quale- in modo inusuale e inopportuno – si era schierato per il “si”.
Per le Poste crescono, purtroppo, gli sfilacciamenti tra le organizzazioni sindacali ma, almeno sul piano regionale, in Toscana stiamo mantenendo un percorso di iniziative unitarie sul merito della Piattaforma che ha prodotto lo sciopero nazionale dello scorso 4 novembre – a cui i lavoratori hanno aderito massicciamente- che, non ottenendo risposte e risultati – continua con lo stato di agitazione, blocco di straordinario e prestazioni aggiuntive, proclamate fino a gennaio 2017
TIM: crescendo di mobilitazione alla TIM, nazionale, Regionale e locale. Martedì 13 dicembre si è tenuto lo sciopero nazionale con manifestazione regionale a Firenze: dopo i Presidi sui Territori e le interlocuzioni con Prefetti e Comuni, si passa alle Regioni.
Sarebbe possibile un gemellaggio di queste due distinte vertenze, Poste e Tim, per un tempo evidentemente temporaneo e congiunturale: sono entrambe nel perimetro contrattuale della SLC CGIL, entrambe sono sotto l’osservazione della Confederazione, entrambe danno l’opportunità di chiedere al Governo un cambio di indirizzo e, se unite in un unico evento a direzione nazionale, avremmo un rapporto di forza più favorevole alle ragioni del lavoro e della nostra analisi sul merito. Se lo scenario è inedito e le incertezze sono tante, dovremmo e dovremo anche pensare a iniziative inedite e incisive. Al passo con i tempi.
The Space: nuovi scenari e “cambio della guardia” a livello nazionale, che – per noi- lavoratori- Rsu- Slc Livorno- significa solo continuità e coerenza.
Ma abbiamo Tavoli aperti, confronti in itinere – talvolta complicatissimi e senza prospettive positive a tutt’oggi
ComData Net a Guasticce: situazione difficile, ma grande e positivo impegno delle nostre RSU e la possibilità di poter contare su un confronto positivo col Nazionale e con le RSU del Gruppo sparse in mezza Italia ( NdR: non sempre è così )
Piscine e Caprilli: proprietà comunale & dumping sociale e contrattuale. Tavolo Piscine previsto il 16 dicembre, il Caprilli è chiuso, ma non rinunciamo a cercare un’ interlocuzione con il Comune.
Finegil e Rotocolor: Dalla Solidarietà, da monitorare, tavolo previsto il 15 dicembre, alla Fusione con la Stampa, facendo i conti con la crisi dei Quotidiani.
Goldoni:- dopo un risultato positivo, che ha portato alla parziale stabilizzazione del Personale di Scena, uno “stop” da entrambe le parti. Con il CCNL non rinnovato da oltre un decennio e uno scenario territoriale da tenere sempre presente: tra opportunità e rischi. con una Presidenza della Fondazione- il Sindaco- che non è garantita per i prossimi 20 anni.
E situazioni stagnanti che meritano attenzione o da andare a riprendere,quali, per esempio, Armunia e Agenzia Espressi.
A cui si aggiunge il piccolo e crescente esercito di coloro che si rivolgono a noi in situazioni estreme, persone che lavorano ma non riscuotono, con almeno un paio di mesi di arretrati, condizione che, di solito, precipita nel periodo di Natale, con la maturazione della tredicesima.