Giuseppe Luongo, segretario generale SLC Cgil provincia di Livorno chiede all’Amministrazione Comunale del capoluogo quale sarà il futuro dell’Ippodromo Caprilli, dopo la sentenza del TAR che affida nuovamente la gestione dell’impianto ad ALFEA.
Lavoratori, sindacato e la società Livorno Galoppo, nella persona del direttore Paolo De
Santi, che oggi gestisce l’Ippodromo Caprilli con concessione temporanea di 12 mesi rinnovabile di anno in anno, hanno espresso pubblicamente preoccupazione per il futuro, dopo la sentenza del Tar che ha dato ragione ad Alfea, che potrebbe tornare a gestire il Caprilli.
La situazione di incertezza rischia di mettere in discussione la tenuta e la produttività dell’impianto, che impiega stabilmente 8 dipendenti, più 70 stagionali “La passata Amministrazione non ha dato una prospettiva a questo impianto – sottolinea Luongo – ma i livornesi, di recente, hanno dimostrato che apprezzano gli impianti sportivi ben gestiti. La sentenza del Tar ha rimesso tutto in discussione, anche il futuro dei lavoratori e adesso l’Amministrazione deve farci sapere al più presto come gestirà la vicenda”.
L’incertezza, inoltre, impedisce all’attuale gestione di fare investimenti, nonostante gli sforzi fatti affinché l’attività dell’impianto prosegua con continuità “La stagione 2015 è già stata programmata – prosegue l’SLC – ed è in elaborazione il calendario 2016. Se non avremo le condizioni di stabilità per la gestione futura, Livorno rischia di essere il fanalino di coda, come è già accaduto nel 2014, quando riuscì ad aggiudicarsi solo 11 giornate”.
In conclusione Luongo non si rivolge solo all’Amministrazione ma anche ad Alfea “Al momento – chiarisce – non abbiamo avuto contatti con il precedente gestore, con il quale per altro ci sono ancora dei contenziosi aperti, ma chiediamo anche ad Alfea di palesare quanto prima le proprie intenzioni”.