Oltre un migliaio i lavoratori che hanno preso parte al corteo di ieri (mercoledì 10 ottobre), partito da Venturina e diretto a Piombino bloccando per oltre un’ora la statale Aurelia a partire dalle 10.30 circa. “Il clima è molto teso e c’é molta preoccupazione tra i lavoratori”, ha affermato il segretario della Cgil di Livorno, Maurizio Strazzullo. Per richiamare l’attenzione del governo sulla situazione del polo siderurgico di Piombino il sindaco della cittadina toscana, Gianni Anselmi, martedì ha trascorso otto ore sul tetto di un capannone della Lucchini, scendendo dopo essere stato convocato a Roma al ministero dello Sviluppo economico. “Quella di oggi è stata una grande manifestazione, con la partecipazione di tutte le istituzioni. Se non eravamo tremila, eravamo qualcuno in più”, ha detto Maurizio Strazzullo, segretario della Cgil di Livorno. “Insieme ai lavoratori e al sindacato hanno manifestato tutti i sindaci della Val di Cornia, da Castagneto fino a Follonica, sfilando con la fascia tricolore – prosegue Strazzullo – C’é preoccupazione e rabbia, ma soprattutto la voglia di sentire che il Governo si decida a prendere impegni seri per la salvaguardia della Lucchini e di tutto il comparto dell’acciaio, per salvaguadare lavoro e occupazione su tutto il territorio”. Oggi il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, dopo la clamorosa protesta di ieri quando è salito per diverse ore sul tetto di un capannone della Lucchini, sarà ricevuto al ministero: “C’é molta attesa e sono molte le aspettative per l’incontro di Anselmi oggi a Roma – prosegue il segretario Cgil – in vista, probabilmente il prossimo 18 ottobre, di un tavolo al Governo con le organizzazioni sindacali, mentre domani o dopodomani potrebbe esserci un’assemblea con i lavoratori. Serve un segnale serio dal Governo per avere tempi certi, anche sulle bonifiche, il cui costo non può ricadere su chi viene ad investire, perché altrimenti questa sarà solo la prima iniziativa di molte altre”.(ANSA). FAI CLIC SULL’IMMAGNE PER VEDERE L’ALBUM DELL’INIZIATIVA
Lotta per la sopravvivenza delle acciaierie di Piombino: è in programma per domani mercoledì 10 ottobre lo sciopero dei matalmeccanici di Dalmine, Magona, Lucchini e dell’indotto siderurgico. Alle 9 l’appuntamento è al cavalcavia di via Cerrini a Venturina. “La crisi del polo siderurgico Piombinese penalizza fortemente tutte le imprese e l’economia di un intero territorio, con forti ricadute sociali ed occupazionali che mettono a rischio cinquemila posti di lavoro. Fino ad oggi sono stati utilizzati gli ammortizzatori sociali ed in quest’ultimo periodo abbiamo fatto ricorso ai Contratti di Solidarietà” spiega la segreteria Fiom Cgil “La Lucchini di Piombino, dopo l’abbandono da parte del gruppo russo Severstal, è di fatto in mano alle banche e rischia un default finanziario. Lo stabilimento per sopravvivere necessita di un nuovo acquirente che garantisca il mantenimento del ciclo integrale e dell’integrità della fabbrica. Lo stabilimento Magona di Piombino, ha tutte le potenzialità per stare sul mercato, questo non accade a causa del disimpegno dichiarato di Mittal a non investire più in Italia e nel resto d’Europa. Riteniamo necessario un passaggio di proprietà per rilanciare questa fabbrica. Questo quadro prese4nta quanto mai necessario l’inrìtevento del Governo per: Un tavolo nazionale sulla siderurgia in quanto settore strategico, una risposta concreta sui temi delle bonifiche, infrastrutture e risparmio energetico, il riconoscimento dei Contratti di Solidarietà come intervento straordinario e strutturale per la gestione di periodi di crisi, fuori dal conteggio della CIG, un impegno per la ricerca di soluzioni industriali al fine di salvare il secondo polo siderurgico italiano”.