Il 5 aprile a Roma Securpol Group si è presentata al tavolo confermando i 254 esuberi, di cui circa 30 sul territorio, ma si è impegnata a prendere in considerazione le proposte dei sindacati sulla ricerca di percorsi alternativi ai licenziamenti.
Securpol Group si è presentata al tavolo di trattativa nazionale confermando la grave situazione finanziaria del settore portavalori, aggravata dall’attacco dei giorni scorsi avvenuto alla sede di Colle Val d’Elsa, il cui caveau è stato assaltato e sradicato con un mezzo pesante.
Tuttavia, a seguito di una precisa sollecitazione di parte sindacale circa la percorribilità di una strada alternativa ai licenziamenti, l’azienda ha affermato che, rendendosi conto del processo degenerativo che, irrimediabilmente, la riduzione del perimetro dell’attività comporterebbe per le sorti dell’istituto di vigilanza privata nel suo complesso, sarebbe disponibile ad approfondire soluzioni operative tarate sull’organizzazione del lavoro.
L’esame congiunto è stato aggiornato al 28 aprile e proseguirà, anche sulla scorta dei dati relativi all’andamento gestionale di Securpol Group Srl, che saranno messi a disposizione dalla direzione aziendale nei prossimi giorni, per verificare la fattibilità di misure condivise, volte a migliorare l’efficienza dei fattori produttivi dell’istituto di vigilanza privata, a ridurre i costi di struttura incompatibili coi valori generati e a recuperare la situazione di esubero lamentata dall’impresa.
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