#Scuorum l’impegno della FLC di Livorno contro le iniquità della “Buona Scuola”

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LE RSU E IL DIRETTIVO FLC CGIL LIVORNO, riunite il 26 maggio 2016, dopo il confronto sulla situazione presente nelle varie istituzioni scolastiche del territorio, rilevano soluzioni variegate rispetto all’azione/elezione/criteri dei comitati di valutazione. Emerge quanto segue:
– in troppe scuole il comportamento dei dirigenti è stato assunto senza una discussione adeguata
– molti dirigenti hanno proposto i criteri elaborati dalle associazioni dirigenziali accettando solo in poche realtà il confronto ritenuto legittimo unitariamente dalle OO.SS
Per quanto sopra, ritengono essenziali azioni incisive per l’innalzamento della battaglia culturale, utilizzando anche lo strumento dei referendum (i 4 abrogativi della scuola, carta dei diritti universali del lavoro, costituzionale)
La distribuzione del bonus farà esplodere il malcontento fra i colleghi/e, data la scarsa incisività e consapevolezza troppo spesso esercitata dai collegi. La rivelazione finale della realtà prodotta dal bonus, chiamerà in causa il sindacato tacciandolo di scarsa incisività nonostante il grande sforzo prodotto a tutti i livelli anche per contrastare la L. 107/15.
L’assemblea dei quadri e delegati, apprezzando l’unità sindacale che sta tenendo sul fronte dei rapporti con il governo e il MIUR, e con i comitati e sindacati di base sul fronte dei referendum scuola
DECIDE
di dare mandato alle RSU di inviare contemporaneamente ai dirigenti la lettera di apertura contrattazione sul bonus, acquisendo eventuali dinieghi, al fine di avviare formale diffida da parte delle segreterie provinciali e, in assenza di altre sigle, solo come FLC CGIL.
Di richiedere l’inserimento nei contratti d’Istituto della clausola di salvaguardia al fine di rivedere la contrattazione una volta acquisite e decise le risorse del bonus. La clausola servirà a evitare di pagare più volte le stesse prestazioni professionali attraverso il bonus, il FIS e le funzioni, e di liberare risorse per la contrattazione prevista dall’art. 6 del CCNL tutt’ora vigente.
L’assemblea ritiene necessario elaborare strategie condivise e ragionate fra iscritti/e e simpatizzanti al fine di riavviare una stagione di consapevolezza e responsabilità nei luoghi di lavoro.
Ritiene inoltre che le scelte politico/culturali devono avvenire nelle istituzioni scolastiche e che i livelli provinciali/regionali/nazionali devono essere stimolo, informazione, battaglia convinti e fermi.
Si impegnano a supportare la raccolta firme referendum scuola ritenendoli elemento potente di penetrazione nella pericolosa indifferenza che si sta attestando nei nostri comparti.
Protestano per la grave situazione del personale ATA lasciato in balia dell’organizzazione scolastica, senza sostituzioni, con aumenti di lavoro, disconoscimento professionale, con orari e carichi di lavoro senza limiti e senza risorse economiche.
La responsabilità professionale sta assumendo sempre più l’aspetto dell’acquiescenza allo sfruttamento anti-contrattuale.
L’assemblea ritiene essenziale non disincentivare la responsabilità e l’attaccamento al lavoro, unico vero potente motore di qualità per i comparti della conoscenza.

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