“Per la città e per i cittadini del territorio pretendiamo una sanità efficiente e strutture adeguate, ma le Istituzioni sembrano aver abbandonato Livorno” Così Cgil, Cisl e Uil commentano il consiglio comunale aperto sulla sanità dove non è stato neanche votato l’atto di indirizzo.
“E’ stata scritta una brutta pagina della città – proseguono i sindacati confederali del territorio – buone intenzioni solo a parole che non si traducono in progetti, tanto meno in atti concreti”.
Alle problematiche poste dai rappresentanti sindacali non è stata data alcuna risposta “Da parte nostra chiediamo che la risposta al bisogno di salute arrivi attraverso strutture adeguate e l’attivazione di percorsi di vicinanza alla cittadinanza – sottolineano i confederali – ma né il sindaco , né l’assessore regionale erano presenti alla discussione, senza contare che non è un consiglio comunale aperto il luogo dove discutere della progettualità inerente le politiche sanitarie”.
All’assenza colpevole di Nogarin e Saccardi su un tema fondamentale come la salute, si aggiunge l’intervento della dottoressa De Lauretis, che i sindacati hanno considerato quantomeno laconico “La relazione della direttrice De Lauretis era tesa a rappresentare una situazione positiva – illustrano i sindacati – ma analizzando i contenuti si può evincere che non va tutto bene: la prima casa della salute a Livorno vedrà la luce forse tra 3 anni e sul Presidio Ospedaliero di viale Alfieri non è stata detta una parola, come se il problema non esistesse”.
Il destino di viale Alfieri e il progetto di ristrutturazione, invece, restano problemi centrali per il futuro del servizio sanitario “Se per i lavoratori della ex Asl 6 sono stati fatti dei passi avanti con la firma dell’integrativo – spiegano Cgil, Cisl e Uil – superando le penalizzazioni che i lavoratori della sanità labronica avevano subito, ora è il momento di dare risposte concrete all’utenza, oggi che anche coloro i quali erano più vicini alle posizioni dell’Amministrazione sulla “vicenda ospedale”, si sono resi conto che quella di viale Alfieri non è una struttura dignitosa per ricevere l’utenza e che se questa ristrutturazione deve arrivare, è bene che arrivi al più presto”.
I sindacati confederali del territorio chiedono l’attivazione di un tavolo permanente che diventi luogo di confronto e progettualità “E’ necessaria una discussione continuativa in merito alle politiche sanitarie del territorio – concludono– che da troppo tempo manca, alla quale, però, devono partecipare attivamente, oltre le parti sociali e l’Azienda Usl Nordovest, anche le Istituzioni tutte, aldilà degli steccati politici perché il bisogno di salute è un’esigenza primaria e universale”.