SANITA’ ELBANA E COVID, SERVONO PIU’ ASSUNZIONI. E I CITTADINI RISPETTINO MAGGIORMENTE LE NORME ANTI-CONTAGIO

SANITA’ ELBANA E COVID, SERVONO PIU’ ASSUNZIONI. E I CITTADINI RISPETTINO MAGGIORMENTE LE NORME ANTI-CONTAGIO

L’aumento del numero di contagi registrati all’Isola d’Elba impone a tutti maggior senso di responsabilità. In meno di una settimana i contagi sono saliti a quota 150: purtroppo all’interno del territorio di competenza dell’Asl Toscana nord-ovest si tratta di un vero e proprio record negativo. Ai cittadini chiediamo di rispettare maggiormente le norme anti-contagio mentre alle istituzioni di incrementare i controlli sul rispetto di esse.

L’incremento del numero di contagi anche fra i dipendenti pubblici sta generando un impatto negativo anche in termini di operatività di uffici e servizi già in difficoltà da anni a causa della carenza di personale. Agli utenti chiediamo perciò di avere ancor più comprensione se alcuni servizi non forniscono in tempi standard le risposte che si vorrebbe. I lavoratori pubblici stanno dando il massimo: meritano rispetto e comprensione.

Il diffondersi del virus sta mettendo in evidenza criticità che avevamo sottolineato da tempo, soprattutto in relazione alla carenza di personale nel settore della sanità. La dotazione organica di medici dev’essere rafforzata: si sta provando ad ovviare a tale situazione ricorrendo a prestazioni aggiuntive di personale proveniente da altri presìdi quando invece servirebbero assunzioni e medici dedicati esclusivamente all’isola. All’interno dell’ospedale di Portoferraio segnaliamo inoltre la mancanza di 7 infermieri caposala. Segnaliamo inoltre che la posizione organizzativa elbana a breve andrà in pensione e adesso sta smaltendo le ferie residue mentre ad esser già andato in pensione senza esser stato ancora sostituito è il coordinatore dell’ufficio infermieristico.

Chiediamo inoltre chiarimenti in merito alla chiusura fino al 10 gennaio del servizio logopedia (le infermiere del reparto sono in ferie forzate). Anche il pronto soccorso è stato depotenziato: parte del personale è stato infatti inviato nella rsa di San Giovanni. Proprio in relazione alla rsa di Portoferraio chiediamo all’Asl un incontro per capire meglio quale sia il bisogno di personale della struttura e come siano strutturati all’interno di essa i percorsi “pulito” e “sporco”. All’Asl chiediamo infine di potenziare le Usca.

Sul progetto “Sanità Elba” è quantomai urgente attivare un confronto. L’ospedale di Portoferraio sta acquisendo un livello di autonomia sempre maggiore e ciò rappresenta un passo importante: ad Asl e Regione chiediamo però di coinvolgere maggiormente il territorio elbano e il sindacato nella discussione sulle politiche sanitarie che hanno un diretto impatto sull’isola.

Monica Cavallini

vicesegretaria generale Cgil provincia di Livorno

 

Simone Assirelli

funzionario Fp-Cgil provincia di Livorno con delega alla sanità

 

Manuel Anselmi

coordinatore Cgil arcipelago livornese

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.