In merito alla situazione del Pascoli la Cgil provincia di Livorno si dichiara parzialmente soddisfatta delle risposte dell’amministrazione comunale fornite tramite l’assesore al sociale Leonardo Apolloni. Il voler riportare nella prossima gara d’appalto il numero di ospiti previsti dagli attuali 68 a 92 è sicuramente un passo avanti raggiunto grazie alla battaglia unitaria delle categorie Fp-Cgil, Cisl-Fisascat, Cisl-Fp e Uil-Fpl insieme ai sindacati confederali Cgil e Uil.
Bisogna però sottolineare che non si è affatto risolto il problema. Nessuno infatti ha dichiarato con chiarezza che tra due anni il Pascoli non sarà chiuso. Nessuno ha chiarito come s’intenderà gestire le persone che sono attualmente ricoverate nella struttura e tanto meno come si intenderà tutelare i lavoratori.
Allo scadere della gara – stando la situazione ad oggi – ci troveremo infatti con una struttura dismessa e non sappiamo ancora quale sarà la decisione che l’amministrazione intenderà perseguire. Non sappiamo neanche se si tratterà di una struttura pubblica (gestita come lo è attualmente il Pascoli) oppure di una struttura interamente privata, se per dare risposta ai cittadini che vi sono ricoverati si ricorrerà a uno o più strutture, se sarà mantenuto tutto nel nostro territorio oppure se si dovrà uscire fuori Livorno.
Per quanto ci riguarda non siamo affatto disponibili ad accettare che si finanzino investimenti privati attraverso risorse pubbliche. Chiediamo dunque a gran voce che sia attivato un tavolo serio di confronto che garantisca fino in fondo il destino di cittadini e lavoratori.
Monica Cavallini, segretaria confederale Cgil provincia di Livorno
Giovanni Golino, segretario Fp-Cgil provincia di Livorno