Preoccupazione per il futuro dei 31 dipendenti della Rsa Fattoria di Castello gestita dal Consorzio Sociale Tirreno in convenzione con la Asl. “La situazione che si è venuta a creare mette a rischio il futuro di questi lavoratori oltre che causare problemi sociali ad un territorio già penalizzato per scarsa offerta di servizi ai cittadini. Vogliamo risposte.” spiegano Barbara Celati per Fp Cgil, Antonio Maglione e Carlo Biondi per Fisascat Cisl e Roberto Francesconi FP Uil. Ripercorriamo le tappe della vicenda: Nel febbraio scorso la direzione del Consorzio informava della necessità di effettuare dei tagli sul personale della Rsa per mancanza di ospiti. Le Organizzazioni, in relazione ai precedenti tentativi di attivare tavoli di confronto su queste problematiche già evidenti nel gennaio 2012 ma mai andati a buon fine, hanno di nuovo richiesto formalmente la convocazione di un tavolo congiunto con presidente CST, Assessorato al sociale del comune di Rosignano e Responsabile Asl 6 Bassa val di cecina senza alcuna risposta. “La situazione che il Cst prospetta rimane inspiegabile in quanto le precedenti relazioni sono state sempre caratterizzate da una tranquillità di fondo sulla sostenibilità economica della struttura. Negli incontri sindacali il CST afferma di non avere sostituzioni o nuovi ingressi inviati da Asl e quindi lamenta la mancanza delle quote sanitarie necessarie per mantenere il personale impiegato e garantire il futuro della struttura. Parallelamente a quanto sopra l’amministrazione comunale ribadisce la volontà di sostenere struttura e lavoratori. Tutti concordi nel salvare 30 posti di lavoro ed un presidio sociale sul territorio ma quali le azione concrete da parte di tutti? Ad oggi nessuna. Chiediamo che tutti i soggetti interessati mantengano i loro intendimenti oppure ci indichino con chiarezza dove sono le criticità e gli impedimenti a quanto affermato e ci consentano di sostenere le 31 famiglie che con noi sperano in un futuro di questa struttura fortemente voluta per sostituzione della rsa di Castellina chiusa nel 2002 per dare una risposta alle problematiche sociali del territorio.Attendiamo quindi al più presto una convocazione dai soggetti pubblici e privati sopra menzionati anche in vista dell’imminente periodo di sospensione estivo di alcuni servizi della Rsa e la necessità di mettere in campo azioni di protesta in mancanza di risposte.