Già 15 i bus che partiranno dalla nostra Provincia per la manifestazione di sabato. Saranno centinaia i lavoratori e le lavoratrici, precari, giovani e pensionati livornesi che scenderanno in piazza per chiedere più democrazia e più diritti. Per prendere parte alla manifestazione contatta la sede Cgil più vicina oppure i delegati della tua azienda.
“Mentre i consumi rallentano e mancano gli investimenti, il nostro Governo non fa niente” attacca Maurizio Strazzullo segretario generale Cgil “tutti gli altri Paesi europei stanno favorendo i pochi sintomi di ripresa con massicci interventi, destinando risorse a settori chiave come scuola, ricerca, università e innovazione tecnologica. L’unica preoccupazione del Ministro Sacconi è lo smantellamento progressivo dello Statuto dei Lavoratori. Con il Collegato al Lavoro e le altre misure sta togliendo diritti, senza preoccuparsi minimamente di incentivare forme di lavoro stabile per i giovani, per chi sta perdendo il lavoro o per chi non riesce a trovarlo“. La piattaforma proposta da Cgil prevede invece il finanziamento delgli ammortizzatori sociali in deroga per il 2011-2012 e un piano per il lavoro con investimenti per istruzione, ricerca e sanità. Le altre priorità? Equità fiscale e una riforma degli ammortizzatori sociali che dovrà coprire precari, immigrati, donne e giovani”.
Il Futuro è dei giovani e del lavoro. Diritti e più democrazia. 27 novembre – Manifestazione Nazionale – Roma. Per sostenere le lotte dei lavoratori e dei pensionati, e per guardare al futuro dei giovani, la CGIL promuove una grande manifestazione nazionale per il 27 novembre a Roma. Una mobilitazione che segna un passaggio fondamentale nel grande impegno messo in campo dalla CGIL in questo autunno. Un impegno che ha visto la protesta di ampi settori della società: dal modo della conoscenza, a quello del pubblico impiego, per arrivare alla giornata di lotta dei metalmeccanici del 16 ottobre scorso. Sabato 27 novembre, la CGIL chiama tutte e tutti a manifestare a Roma, per chiedere più ‘diritti e più democrazia’, per rimettere al centro il lavoro, la contrattazione, per rivendicare sviluppo, equità e giustizia sociale e per imporre scelte che facciano uscire il Paese dalla crisi. Una crisi che per milioni di lavoratori si fa sempre più insostenibile. Il Governo, accusa la CGIL, nei due anni trascorsi della crisi economica, non si è preoccupato né dell’emergenza occupazionale, né del rilancio del sistema produttivo, l’unica azione avanzata è stato il sistematico attacco ai diritti del lavoro. Tanti i temi al centro della mobilitazione, innanzitutto il lavoro stabile e dignitoso, minacciato ancor più oggi dall’approvazione del ‘collegato lavoro’; la riforma degli ammortizzatori sociali, da tempo proposta dalla CGIL, che possa tenere insieme inclusività, equità nella contribuzione e sostenibilità economica; la contrattazione, che sta subendo un gravissimo attacco con le scelte della FIAT, di Federmeccanica e del Governo. Altri temi centrali: l’equità fiscale, il welfare, il Mezzogiorno, il diritto alla conoscenza. Due i cortei previsti nella capitale, che partiranno alle ore 9 da Piazza della Repubblica e Piazzale dei Partigiani e che insieme confluiranno a Piazza San Giovanni. Una manifestazione dopo la quale, come ribadito dal Comitato Direttivo del 16 e 17 settembre, “misurate le risposte”, la CGIL “deciderà la prosecuzione della mobilitazione ed il sostegno alla Piattaforma, anche attraverso lo Sciopero Generale”.