Grande preoccupazione tra i lavoratori delle imprese di appalto alla raffineria Eni con l’approssimarsi della scadenza dei contratti a luglio. La Raffineria ENI potrebbe prorogare come da contratto per 2 anni i contratti in essere oppure procede a nuove gare. “Il cambio di appalto di un impresa di bonifiche ambientali, sabbiature e verniciature ed di altre imprese subentranti ha messo a nudo l’estrema difficoltà nel far riassorbire i lavoratori che fino a ieri hanno garantito con professionalità e competenza quelle attività” spiega David Romagnai per la segreteria Fiom Cgil. “Esiste il concreto rischio che l’impresa che si occuperà del lavoro di sabbiatura e verniciatura non riassuma tutto il personale ma che svolga il lavoro con propri addetti. Questo sarebbe un precedente pericoloso e inaccettabile per le Organizzazioni sindacali, e se venissero confermate queste intenzioni, agiremo di conseguenza. A questo proposito sentiamo l’esigenza di lanciare una proposta che condivideremo con le altre categorie partendo dai chimici che sono il nostro riferimento nello stabilimento di Stagno, affinché si possa definire un protocollo sugli appalti, che garantisca la salvaguardia delle professionalità maturate all’interno dello stabilimento Le gare di appalto in assenza di garanzie, potrebbero quindi aprire scenari di ulteriori difficoltà per i lavoratori e per le imprese. Ad oggi metà delle imprese di appalto nelle discipline meccaniche ed elettrostrumentali sono in regime di cassa integrazione con oltre 55 lavoratori interessati tra cantieri interni ed esterni. Non vorremmo che alcune ditte ricorressero impropriamente alla cassa integrazione per emarginare i lavoratori indesiderati a dispregio degli accordi sindacali pattuiti. Il Coordinamento Imprese di Appalto ENI oltre ad invitare i lavoratori a denunciare questi soprusi, si ė attivato chiedendo risposte e chiarimenti direttamente alle direzioni dei consorzi di appalto. Da questi si attendono esaurienti chiarimenti, in assenza dei quali qualunque iniziativa o disagio in raffineria dovrà essere a loro accreditata la responsabilità”.