Fim, Fiom e Uilm hanno incontrato il Prefetto di Livorno per esporre i problemi dei lavoratori dell’indotto della città di Piombino e la dottoressa Costantino si è impegnata a seguirne il percorso di riqualificazione professionale e ricollocazione.
“La questione più urgente che abbiamo sottoposto al Prefetto– esordiscono i sindacati – è stata quella dei lavoratori della Deca Impianti che non riscuotono lo stipendio da oltre due mesi e l’attivazione della cassa integrazione è in forte ritardo. Questo ritardo è dovuto all’unicità del percorso intrapreso da questi lavoratori, che non ha precedenti tecnici, per questo la dottoressa Costantino si è impegnata a contattare Fiditoscana per tentare di ottenere il pagamento degli stipendi entro fine mese”.
Una forte sofferenza dal punto di vista occupazionale, riguarda, comunque, tutti i lavoratori delle aziende dell’indotto della ex Lucchini, oggi in difficoltà, in quanto lo stabilimento, trasformatosi in Aferpi, riprenderà la produzione a pieno regime soltanto nel giro di anni “Resta una forte sofferenza per i lavoratori dell’indotto – proseguono i rappresentanti dei metalmeccanici -aggravata dai ritardi Naspi. Riguardo alla Naspi, il Prefetto ci ha assicurato che l’Inps accelererà i pagamenti, grazie alla formazione di una task force, in ogni caso resta urgente un intervento di riqualificazione di questi lavatori per garantire loro una ricollocazione”.
Il recupero di posti di lavoro a Piombino è previsto grazie agli investimenti programmati nell’accordo di programma “Gli ambiti di occupazione saranno diversi da quelli in cui i lavatori dell’indotto erano impiegati – concludono Fim, Fiom e UIlm – perciò la formazione è necessaria e la dottoressa Costantino si è impegnata a seguire da vicino sia la riqualificazione professionale che il processo di ricollocazione di questi lavoratori”