Soddisfazione!
E una base solida- di oltre il 70% di volontà di contrasto, sacrificio & lotta!- espressa con l’adesione allo sciopero di ieri, 04.11.2016, da parte delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste taliane:
-Per poter alzare la voce col Governo che fa “sparire” dai TG nazionali la giornata di lotta … Ma nelle Piazze c’eravamo, a migliaia!
– Per consentire alle Organizzazioni Sindacali di sedersi ai Tavoli con l’Azienda senza che possano permettersi di mancare di rispetto ai Rappresentanti sindacali e ai lavoratori:
– ORA i passi avanti per il rinnovo del CCNL hanno un senso e una forza diversa e migliore.
– ORA il Governo, e le forze politiche che lo sostengono, hanno per intero il peso della responsabilità trasparente di cosa decideranno delle Poste.
ED ANCHE SE NON PASSERANO DAI TITOLI DEI TELEGIORNALI DELLA SERA,
ORA SONO IN TROPPI A SAPERE COME STANNO LE COSE REALMENTE!
Abbiamo ORA ancora l’apputamento aperto con il Referendum sulla pessima proposta governativa di modifiche della Costituzione del Paese:
il Governo deve rifare i compiti a casa, ANCHE sulle Poste!
Noi chiediamo il ritiro del Decreto della s-vendita dell’Azienda, più forte di prima.
Questo risultato non è merito di chi NON ha aderito allo sciopero.
Un ringraziamento, affettuoso e fraterno, va tutti coloro che hanno scioperato, a tutti coloro che hanno partecipato al Presidio a Firenze ed anche a chi- e sono molti e molte!- avrebbe voluto esserci ma non poteva per i cento problemi veri e concreti che affrontiamo tutti i giorni!
Un doppio grazie ! A chi- liberamente- ha contribuito con una sottoscrizione, perfino insistendo, per sostenere la spesa del Pullman in partenza da Livorno, di cui Slc Cgil si era comunque e doverosamente già fatta carico:
questi lavoratori e lavoratrici hanno capito che la lotta non è finita qui,
mentre sta tramontando definitivamente l’idea malsana che Poste “è un mondo a parte” dove basta avere un “rappresentante” allenato alla richiesta, anche pelosa e compiacente con la controparte, per “restare tranquilli”.
I veri protagonisti sono e resteranno le lavoratrici e i lavoratori, quando collettivamente prendono coscienza del valore del loro onesto lavoro: e se avranno rappresentanti sindacali ed RSU onesti, leali e trasparenti alla stessa maniera,
sarà un bene comune per tutta la categoria.
Beppe Luongo