Un estratto del servizio di Granducato tv sulla conferenza stampa organizzata stamani a Livorno da Unione Inquilini, Sunia, Sicet, Uniat e Asia. Al centro dell’attenzione le politiche abitative del governo. Nel video le dichiarazioni di Patrizia Villa, segretaria Sunia provincia di Livorno
👇 Di seguito il comunicato congiunto:
Il giorno 27 febbraio il Consiglio Comunale di Livorno ha approvato l’odg proposto dai Sindacati Casa e inviato ai capigruppo per protestare contro i tagli del governo ai finanziamenti per il passaggio da casa a casa degli sfrattati incolpevoli e il contributo all’affitto per le persone che, dopo aver perso lavoro e reddito, rischiano anche di diventare dei senza tetto.
Nell’odg si chiede di ripristinare i fondi tagliati e si spiega come togliendo il contributo affitti si metta nell’impossibilità di pagare i sostanziosi affitti e finire sotto sfratto. Hanno votato a favore la maggioranza di governo e tutta la sinistra di opposizione finalmente uniti, contro hanno votato i gruppi in maggioranza di governo Lega e Fratelli d’Italia.
Fin qui la cronaca, ma al di la della soddisfazione per un consenso ampio alla nostra proposta, questo fatto merita qualche considerazione politica. Intanto la questione posta sul tavolo sancisce il legame strettissimi tra la precarietà del lavoro e il problema del diritto alla casa.
Perdere il lavoro o comunque avere avuto un taglio sostanzioso del reddito familiare significa spesso anche perdere la propria abitazione sia in affitto che acquistata faticosamente, e questa ormai è una condizione e un rischio che vivono centinaia di migliaia di inquilini lavoratori precari. Per questo togliere il contributo previsto per legge (n°124 del 2013) così come il contributo all’affitto, oltre al RDC, è un vergognoso attentato contro una grande maggioranza di lavoratori spesso di nuova generazione, quelli che hanno perso il diritto a un reddito dignitoso e di un lavoro sicuro oltre che contro gli anziani soli con pensioni minime.
La maggioranza di governo pare interessata solo alle rendite delle imprese: accade che andiamo indietro in Italia e che un lavoratore nel 1990 guadagnava circa 1.000 € in più l’anno rispetto ad ora. Considerando anche gli effetti delll’inflazione, si comprende facilmente come siano lontani i tempi della crescita e della speranza. Alle stesse persone i proprietari, nel settore privato, negano un contratto d’affitto, perché poco affidabili economicamente, a meno che non abbiano un garante con lavoro sicuro che firmi il contratto.
Anche questo è un problema che abbiamo sollevato più volte, chiedendo al Sindaco e al Prefetto di discuterne attraverso un Tavolo con la grande proprietà immobiliare, per non lasciare nella disperazione gli onesti senza colpa e che speriamo di mettere in agenda nei prossimi appuntamenti in calendario in prefettura e in comune .
Non e’ difficile comprendere come il problema di contratti precari indecenti è strettamente connesso con il problema casa (e con tutti i problemi della diseguaglianza sociale), e tuttavia il tema del lavoro precario al massimo e’ stato evocato ma mai affrontato strutturalmente anche dai partiti di sinistra, per cui nel ringraziare per l’approvazione dell’importante documento approvato in Consiglio da una larga maggioranza di consiglieri, ci auguriamo che la politica migliore si allei per sollevare un confronto sul tema dei diritti dal lavoro sicuro, alla casa, alla sanità, alla scuola, perché tornino centrali nell’agenda politica, a cominciare dei contratti precari.
UNIONE INQUILINI – SUNIA – SICET – UNIAT – ASIA
Daria Faggi – Patrizia Villa – Roberto Pagni – Roberto Vivaldi – Gianfranco Barba