Piombino e i suoi lavoratori sono al centro di una surreale “televendita”: basta, la città merita rispetto. Siamo fortemente preoccupati per la piega che sta prendendo la discussione sullo sviluppo del territorio. I lavoratori e la città hanno necessità urgente di conoscere i progetti ufficiali. Non possiamo accettare, soprattutto in una fase storica così delicata, discussioni e dichiarazioni che non si basano su tempistiche e risorse precise.
Stiamo sentendo parlare di ipotetici scambi tra l’accettazione di un rigassificatore e l’ottenimento di tariffe del gas scontate. E’ una discussione che ci stupisce non poco: lo sanno tutti che questa non è una strada percorribile. Le tariffe sono determinate dal libero mercato, ci stupisce perciò ascoltare promesse che nei fatti non potranno essere realizzate. Per quanto riguarda l’ipotesi rigassificatore, la Cgil ritiene perciò necessaria l’immediata apertura di un tavolo di confronto basato su carte e progetti ufficiali.
Inaccettabile inoltre che si senta parlare di “scambi” anche in relazione al futuro dello stabilimento siderurgico Jsw. Non possiamo accettare uno scambio per ottenere quanto Jindal aveva già a sua volta promesso. È giunto il momento che Jsw onori gli impegni presi. E se l’imprenditore non rispetta tali impegni, dev’esser sanzionato.
Invitiamo pertanto tutti i soggetti istituzionali a una maggior prudenza. Il disagio sociale sta dilagando, i cittadini sono stanchi di proclami. L’assemblea che abbiamo organizzato nei giorni scorsi con i lavoratori della Jsw ha evidenziato tutta la criticità della situazione. Serve serietà, questi lavoratori si trovano da anni in cassa integrazione: basta promesse o scambi sulla loro pelle.
La cabina di regia sull’Accordo di programma di Piombino non viene più convocata dal 2018 e tutto ciò è inaccettabile. Inconcepibile inoltre che si pensi di stringere nuovi “patti” per la città senza coinvolgere organizzazioni sindacali e associazioni di categoria. È giunto il momento di lavorare davvero tutti insieme per la stesura di nuovi accordi miranti al rilancio del territorio.
Chiediamo pertanto una rapida convocazione della cabina di regia sull’Accordo di programma: vogliamo capire quale strada vogliano percorrere davvero le istituzioni e la politica per lo sviluppo di Piombino. Il tempo è scaduto. In mancanza di risposte concrete siamo pronti a lanciare una mobilitazione complessiva del territorio: Piombino è stanca di essere al centro di televendite.
Fabrizio Zannotti
segretario generale Cgil provincia di Livorno