Cevital rinuncia all’ alto forno e annuncia che la produzione sarà a regime entro 3 anni, la CGIL di Livorno ora si impegnerà affinché i lavoratori siano accompagnati in questo percorso sia con gli ammortizzatori sociali che attraverso la formazione.
Durante il convegno organizzato da Siderweb a Piombino, Cevital ha annunciato il ritorno al piano originale: l’alto forno non ripartirà ed entro 3 anni la produzione sarà a regjme, recuperando tutti i lavoratori della ex Lucchini e creando anche nuova occupazione.
Strazzullo, presente al convegno e all’incontro in Comune a Piombino, tenutosi alla presenza delle Istituzioni locali e del vice ministro de Vincenti, commenta “Finalmente abbiamo chiarezza sul futuro industriale del polo siderurgico di Piombino: la siderurgia si farà ma con 2 forni elettrici e inoltre ci saranno investimenti su agroindustria e logistica. Vigileremo sul rispetto dei tempi di smantellamento, bonifiche, le prime a partire e che dovranno garantire un immediato recupero di posti di lavoro, e realizzazione delle attività”.
Riguardo il nuovo cambio di rotta di Cevital, la CGIL auspica che sia l’ultimo e che, finalmente, all’incontro del 9 aprile al MISE si concluda il percorso del piano industriale
“Per noi non è una doccia fredda il no all’afo – prosegue Strazzullo – da parte nostra abbiamo guardato con attenzione aĺla valutazione di Cevital di riaccendere l’alto forno, in quanto avrebbe consentito il riavvio della produzione e il reimpiego dei lavoratori, di Lucchini e indotto, in tempi più rapidi. Ci auguriamo che ora siano state fatte tutte le valutazioni del caso e questa sia la strategia definitiva”.
Intanto oggi i sindacati saranno al MISE “Chiederemo al Governo di accompagnare al reimpiego tutti i lavoratori con ammortizzatori e formazione – chiarisce il segretario generale della CGIL di Livorno – il MISE ha annunciato anche un passaggio con il Ministero del Lavoro per capire quali strumenti utilizzare”
“Non possiamo che valutare positivamente quanto deciso oggi da Cevital, se verrà confermato – conclude Strazzullo – in quanto, oltre a prevedere una diversificazione produttiva ecosostenibile per il territorio, è una risposta importante per la difesa e la creazione di posti di lavoro. Naturalmente vigileremo affinché si concretizzi”.