La Repubblica italiana “riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ‘Giorno della Memoria’, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”. Per la CGIL il ‘Giorno della Memoria’ rappresenta l’impegno a mantenere sempre vivi valori come la dignità degli individui e la solidarietà tra uomini e donne di diversa provenienza culturale, ma anche un momento per riflettere sul valore e la dignità del lavoro, e sul ruolo che questo ha nella costruzione di un progetto di libertà personale, collettivo e sociale e sul pericolo della sua alienazione raffigurata nel lavoro coatto degli operai deportati nei campi di sterminio in seguito agli scioperi che chiedevano pace e libertà.
Per non dimenticare…
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