Palermo 29 settembre 2015 – Parte da Palermo, città-ponte con l’Africa, un progetto di accoglienza e di informazione dei tunisini che lavorano in Italia, attraverso i patronati Inca, che consolida il rapporto tra la Cgil e l’Ugtt, la Tunisian General Labour Unione, il sindacato tunisino progressista.
Uno dei momenti sarà una campagna di informazione sui diritti dei lavoratori, sulla parità di salario tra italiani e migranti, su assegni familiari, salute, infortuni, pensioni. L’iniziativa è stata messa a punto oggi nella sede della Cgil di Palermo, che farà da sede operativa, alla presenza di una delegazione composta da Claudio Piccinini, responsabile Inca nazionale Immigrazione, Mustapha Laouini, coordinatore Inca Tunisia, il segretario della Camera del Lavoro-Ugtt di Mahdia Abdallah Elechi. Al tavolo, il segretario della Cgil Palermo Enzo Campo e i presidenti regionale e provinciale dell’Inca Vito Ciulla e Giuseppe Guarcello.
L’obiettivo è quello di farsi interprete dei bisogni della comunità tunisina, potenziare l’offerte di tutele e diffondere una “cultura sindacale” per dare fiducia e a chi lavora, implementando la collaborazione tra i Patronati siciliani, la sede Inca ospitata presso l’Ugtt di Tunisi e la sede Inca aperta dalla Cgil nazionale un anno fa a Mahdia, in Tunisia. “La nascita di uno sportello di assistenza a Mahdia, zona a contatto tra il Sud e il Nord dell’Africa sub sahariana, l’area principale dei flussi migratori, ci sta permettendo di intercettare le esigenze di un importante segmento di lavoratori tunisini che operano nei settori della pesca e dell’agricoltura, ma anche nell’edilizia e nel commercio, e che esportano, tra l’altro, queste professionalità anche in Italia – ha detto Piccinini – Con la Flai Cgil e la Ugtt abbiamo inoltre avviato a Tunisi un progetto per dare informazione corretta ai migranti sia in partenza che di ritorno, utile anche agli italiani che si trasferiscono in Tunisia. Grazie ai nostri servizi, molti giovani tunisini sono rimasti nella loro terra trovando aree di lavoro che non avevano preso in considerazione”.
Domani alle 18 la Cgil di Palermo assieme alla delegazione proveniente da Tunisi incontrerà nella sua sede la comunità tunisina. “La Cgil di Palermo considera i migranti una risorsa enorme per il Paese e ci stiamo attrezzando con un nuovo sistema per dare attenzione non solo ai lavoratori siciliani ma ai lavoratori del mondo – dichiara il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo – La nostra intenzione è metterci a servizio delle comunità di lavoratori stranieri, nelle categorie dove più trovano occupazione, spesso con poche o nessuna tutela, e non avere più un ufficio a parte per i migranti. Da poco abbiamo nominato una responsabile dei migranti, Bijou Nzirirane. Il precedente responsabile del coordinamento migranti, Zaher Darwish è passato al Sunia, dove si occuperà anche dei problemi della casa per gli stranieri. Stiamo procedendo a una nuova riorganizzazione del nostro patronato Inca. Promuoveremo una serie di incontri con tutte le comunità residenti a Palermo, dove vivono 35 mila cittadini non palermitani, e in provincia. E apriremo degli sportelli nei paesi, a partire dai posti dove si trovano antichi insediamenti di lavoratori tunisini, come a Partinico”.