Serve uno sprint per la definizione del regolamento dell’ospedale unico Cecina – Piombino. Il progetto è stato presentato già molto tempo fa, purtroppo oggi stiamo registrando un preoccupante slittamento dei tempi. Siamo consapevoli che la pandemia ha fatto slittare ancora di più la definizione del progetto, ma adesso è venuto il momento di un cambio di passo.
Nel corso del confronto di ieri con la Conferenza dei sindaci della Società della salute e con i sindaci del territorio delle Valle Etrusche abbiamo concordato di chiedere un incontro urgente con Asl e Regione: vogliamo capire meglio i dettagli dell’operazione ospedale unico ma soprattutto ottenere garanzie in relazione alla tempistica degli step progettuali. Servono insomma tempi certi e progetti chiari. A chiedere maggior chiarezza in relazione all’ospedale delle Valli Etrusche sono inoltre le stesse lavoratrici e gli stessi lavoratori del mondo della sanità: un progetto ben definito e strutturato riuscirebbe infatti ad attrarre anche un numero più elevato di personale medico e di comparto di cui la realtà ha bisogno.
Il territorio sta vivendo ormai da tempo una preoccupante crisi economica, aggravata ulteriormente dall’espandersi della pandemia. I contraccolpi sociali sono evidenti. Dobbiamo quanto prima dare risposte concrete ai cittadini delle Valle Etrusche che ormai aspettano da anni la concretizzazione del progetto ospedale unico. Basta indugiare, è giunto il momento dell’agire.
Ora più che mai è fondamentale che il territorio resti unito a difesa della sanità pubblica, ogni forma di campanilismo è tanto inconcepibile quanto controproducente. I Comuni della provincia livornese devono fare massa critica, anche in vista dei finanziamenti previsti dal Recovery Fund e dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): risorse fondamentali per rinforzare ulteriormente la sanità pubblica e fornire risposte maggiormente puntuali ai bisogni dei cittadini.
Monica Cavallini
vicesegretaria generale Cgil provincia di Livorno
Giuseppe Bartoletti
segretario generale Spi-Cgil provincia di Livorno