OSPEDALE DI PIOMBINO, CAVALLINI BARTOLETTI E ASSIRELLI: “SU OCULISTICA SERVONO CERTEZZE”

OSPEDALE DI PIOMBINO, CAVALLINI BARTOLETTI E ASSIRELLI: “SU OCULISTICA SERVONO CERTEZZE”

All’Asl chiediamo di fare chiarezza sul futuro dell’Unità operativa complessa di oculistica dell’ospedale di Piombino: una riduzione delle prestazioni di questo importante servizio sarebbe inaccettabile.

Quanto emerso nell’articolo de Il Tirreno “Ha una scheggia nell’occhio ma in ospedale non c’è l’oculista” merita una riflessione: il timore infatti è che quanto avvenuto non sia solo un errore ma in realtà sia una sorta di sperimentazione in previsione di una riorganizzazione futura. Noi continueremo a vigilare: il territorio non può infatti permettersi di perdere ulteriori attività specialistiche.

Troppe sono le situazioni che continuano a destabilizzare i cittadini e il personale sul futuro dell’ospedale delle Valli Etrusche. Che il sistema sanitario sia in difficoltà è una cosa ormai nota a tutti, che i continui tagli dei governi che si sono susseguiti abbiano messo a repentaglio la tenuta del sistema sanitario pubblico non è una novità purtroppo, ma qui siamo di fronte ad una situazione che rischia di diventare paradossale: dopo la presentazione del progetto ospedale unico Valli Etrusche presentato tra il 2017 e il 2018 e mai decollato, nello scorso anno è stata presentata una nuova proposta condivisa da tutti i sindaci del territorio per un progetto rivisitato dell’ospedale unico ma del quale ad oggi non abbiamo aggiornamenti.

Nella realtà si riscontrano anzi difficoltà nel garantire le coperture per alcune unità specialistiche e si deve ricorrere a chiedere aiuto a professionisti di altri territori (che dobbiamo solo ringraziare) per garantire la presa in carico. Purtroppo è vero che vi è una situazione di crisi di alcune specialistiche ma al contempo la non stabilità e garanzia di un progetto su quel territorio fa si che esso diventi ancor meno appetibile per i professionisti. Se a questo aggiungiamo la carenza di una risposta territoriale la situazione diventa ancor più pesante.

Per tutto ciò riteniamo non più rinviabile l’attivazione di un tavolo permanente di verifica sullo stato di avanzamento dei progetti presentati con tutti i soggetti interessati per discutere del futuro della sanità delle Valli Etrusche e chiediamo di conoscere l’esito del progetto presentato.

Monica Cavallini (vicesegretaria generale Cgil provincia di Livorno)

Giuseppe Bartoletti (segretario generale Spi-Cgil provincia di Livorno)

Simone Assirelli (segretario Fp-Cgil provincia di Livorno con delega alla sanità)

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