La notizia apparsa sul Tirreno riguardante l’aumento dei tempi di attesa per gli interventi chirurgici all’ospedale di Cecina ci amareggia ma purtroppo non ci stupisce affatto: sono mesi che evidenziamo questo tipo di criticità.
La soluzione per la riduzione dei tempi di attesa non può certo essere quella prospettata dall’Asl. E’ sulla sanità pubblica che si devono investire maggiori risorse: ribadiamo dunque la nostra contrarietà al ricorso alle strutture private convenzionate.
In tema di politiche sanitarie serve un cambio di passo, in termini sia di investimenti sulle strutture che sul personale. Cecina ad esempio sta ancora aspettando la realizzazione della sua quarta sala operatoria. A Villamarina serve un numero maggiore di infermieri e anestesisti mentre all’interno del sistema ospedaliero Valle Etrusche mancano cinque ortopedici.
A quanto ci risulta la carenza di personale anestesista su Cecina e Piombino è anche da imputare a problematiche organizzative interne: l’auspicio è che tali criticità siano superate nel più breve tempo possibile, nell’interesse sia dei lavoratori che dei pazienti.
In altri ospedali del territorio alcune assunzioni sono state effettuate, però il personale neoassunto è stato in gran parte “dirottato” verso le strutture private convenzionate: tutto questo non è accettabile.
All’Asl chiediamo pertanto l’apertura urgente di un tavolo di confronto alla presenza della conferenza dei sindaci: vogliamo capire quali siano i motivi che hanno generato ritardi nella realizzazione degli obiettivi contenuti nei documenti di programmazione.
Il tempo è ormai scaduto, il dilagare della pandemia ha reso evidenti problematiche da noi già segnalate da tempo: la sanità pubblica ha bisogno di maggiori investimenti sia in termini di risorse che di personale.
Monica Cavallini
vicesegretaria generale Cgil provincia di Livorno
Simone Assirelli
funzionario Fp-Cgil provincia di Livorno con delega alla sanità