Pacifica protesta dei lavoratori ex People Care nella sede Inps di Livorno per il mancato pagamento del TFR da parte dell’azienda e i ritardi nella riscossione degli ammortizzatori sociali.
Dal primo giugno 2015 i 341 lavoratori del call center di Guasticce aspettano che venga loro erogato il TFR e, per lavoratori che guadagnavano 700 euro al mese, è di vitale importanza una forma di sostegno al reddito quale la Naspi.
Per una parte di loro l’assegno è già arrivato, per alcuni la domanda non è stata ancora lavorata.
“Questo perché – dice Bellandi, ex RSU People Care e segretario SLC Cgil – il Governo ha predisposto la normativa dal primo maggio, senza però dare tempo all’ Inps di aggiornare le procedure con le necessarie modalità applicative. Così tutti gli istituti di previdenza hanno dovuto attendere la metà di luglio per avere il programma con il quale poter elaborare le domande”.
La fretta del Governo di introdurre la norma ha provocato il caos per molti lavoratori, ma oltre ai ritardi Naspi, ai lavoratori People Care non ha erogato il TFR dichiarandosi incapiente, senza però aver ancora inoltrato la richiesta all’Inps di versare le quote di accantonamento.
“People Care – prosegue Bellandi – si dimostra la peggior azienda anche in fase di liquidazione. Non ha infatti rispettato la procedura tradizionale, che prevede il pagamento del Tfr entro 30 giorni dall’interruzione del rapporto di lavoro, in quanto si è dichiarata incapiente. Così deve essere l’Inps a erogare direttamente le somme accantonate, ma questo ha prodotto un allungamento dei tempi che va a penalizzare i lavoratori”.
“La direttrice dell’Inps di Livorno – conclude Bellandi – si è presa l’impegno di contattare direttamente lo studio di consulenza della People Care o l’amministrazione stessa dell’azienda, per sollecitare le richieste di erogazione Tfr e ci ha garantito di tenerci in formati sui prossimi sviluppi”
Niente Naspi e TFR: gli ex People Care occupano l’Inps
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