“E’ giunto il momento che le regole vengano dettate, ora più che mai, da chi il lavoro lo vive e da chi del lavoro conosce pregi e limiti” ha commentato Vittorio Milella Rsu del cantiere Azimut Benetti “fa male fotografare l’ingresso del cantiere, dove ogni giorno fanno il loro ingresso centinaia di lavoratori per guadagnarsi da vivere, come luogo diventato teatro di morte e soffrenza. Se questa tragedia poteva essere evitata non possiamo saperlo. Ci sarebbe da piangere ad oltranza se pensiamo che in un quadro nazionale episodi come questo sono all’ ordine del giorno e c’è chi mira a destrutturare un sistema che al contrario avrebbe bisogno di essere arricchito di nuove norme e nuovi regolamenti che vadano a tutela di quegli stessi lavoratori a cui si chiede e basta”.
La posizioni di Cgil sul drammatico incidente accaduto lo scorso 15 giugno sul Bacino Mediterraneo, all’interno del cantiere Azimut Benetti, e che è costato la vita ad un giovane operaio albanese , è chiara: “Un fatto drammatico” commenta Maurizio Strazzullo segretario Cgil.
“Quando le imprese vanno e vengono senza che si crei un rapporto con il luogo in cui operano non può esserci pertanto un’adeguata formazione e informazione sulla sicurezza” spiega Enrico Pedini per la segretaria Fiom Cgil ” Oltre all’inadegutezza della banchina, manca un rappresentante sulla sicurezza di sito. Purtroppo molte aziende stanno rincorrendo il risparmio sul costo del lavoro e questa è per noi una realtà inaccettabile” e conclude “C’è una grande tradizione e una grande sensibilità”. In programma per i prossiimi giorni assemblee tra Rsu e azienda.
Finalmente in questo cantiere rivediamo e riconosciamo un personaggio che può dare e fare tanto come Vittorio Milella che dal suo ingresso in cantiere è riuscito a smuovere tantissima polvere da una storia cantieristica chiamata LIVORNO
tanti auguri Vittorio ne hai bisogno.