Sabato 24 ottobre 2015 a Firenze, si è svolta l’assemblea unitaria delle RSU presso la bellissima aula Battilani dell’Università di Firenze, che prende il nome dalla Compagnia dei Battilani, ossia dei Ciompi alla testa dei quali Michele di Lando, il 24 giugno 1378, promosse la famosa rivolta, detta il Tumulto dei Ciompi. I Ciompi erano i salariati soprattutto del settore della lavorazione della lana (addetti alla pettinatura e alla cardatura), che rappresentavano uno dei gradini più bassi della scala sociale dell’epoca.
Significativa quindi anche la scelta del luogo in un momento in cui si stanno mettendo in discussione la storia e le conquiste democratiche dei lavoratori/trici.
La sala era gremita e gli interventi dei responsabili regionali FLC CGIL, CISL e UIL Scuola, SNALS, GILDA, sono stati concreti e ben coordinati.
Ognuno ha esposto un aspetto della Legge 107/15, marcando le posizioni unitarie e le azioni intraprese.
Al termine dell’attivo, si è tenuto un flash mob sul Ponte alle Grazie, in una bellissima giornata di sole, raggiunto con un colorato corteo fornito di palloncini colorati, secondo i colori dei sindacati aderenti (una bella macchia di rosso, ci ha allargato il cuore). Tra gli interventi che si sono alternati durante il flash mob, Patrizia Villa, la segretaria FLC CGIL di Livorno, ha parlato del mancato pagamento degli stipendi di settembre e ottobre ai precari e ai neo-immessi in ruolo. Ha ricordato anche come l’azione della FLC abbia convinto il ministero a gestire direttamente gli stipendi dei precari, evitando una inutile molestia burocratica alle segreterie.
L’intenzione della richiesta FLC era anche quella di ottenere i salari nei tempi previsti.
Spiace constatare che lo Stato, anche come datore di lavoro, è meno preciso e perseguibile dei privati, grazie alle leggi ad hoc appositamente promulgate.
In data 29 ottobre la FLC nazionale ha pubblicato una notizia sull’argomento nel sito.
Al termine del flash mob una miriade di palloncini è stata liberata dal ponte.
Molto interesse da parte della stampa, intervenuta numerosa e curiosa.
Erano stati allestiti anche dei cubi, sui quali si poteva salire per parlare, a significare l’aleatorietà della vita dei lavoratori pubblici ai tempi di Renzi.
Da più parti, inoltre, è stato segnalato e motivato il sistema improvvisato di affrontare le questioni che, in nome del subito per lustrare il presidente del consiglio, abbatte e mortifica professionalità e diritti conquistati e coltivati con studio impegno e dignità.
Significativa e molto applaudita la delegazione della Rete degli Studenti Medi che ci ha sferzato e chiamato alla lotta comune per difendere la scuola pubblica, unico vero ascensore sociale, per una società giusta ed equa.