Nuova inaccettabile morte sul lavoro in porto a Livorno, nuova dolorosissima ferita per la città. La notizia della morte del marittimo avvenuta stamani presso la Darsena Petroli ci riempi il cuore di un immenso dolore ma anche di tanta rabbia. Non possiamo più accettare che tragedie del genere si verifichino. Sulle cause dell’incidente mortale indagheranno come sempre le autorità preposte. In tema di sicurezza sul posto di lavoro però si deve fare di più. Molto di più. Lo diciamo da anni, lo ripeteremo fino alla noia: il rinforzare le misure per la salute e la sicurezza sul lavoro rappresenta una battaglia di civiltà che dev’essere combattuta con forza da tutte le parti in campo. Servono più investimenti in tema di sicurezza, più formazione ma anche più controlli.
Bisogna però agire subito, basta chiacchere. Non c’è più tempo da perdere. Ognuno – lo ribadiamo – si assuma le proprie responsabilità e faccia tutto quello che è in grado di fare per fermare questa drammatica quanto inaccettabile scia di sangue: serve il contributo di tutti, nessuno escluso. Ormai – visti i numeri delle morti sul lavoro – è diventata una “guerra”: dobbiamo combatterla tutti insieme. Con coraggio e determinazione.
Ci preme inoltre sottolineare che la tecnologia non può essere sfruttata soltanto per controllare la produttività dei lavoratori: ad essa si deve ricorrere – a maggior ragione – anche per elevare i livelli di sicurezza sul lavoro.
Alla luce di quanto avvenuto riteniamo fondamentale una convocazione urgente del tavolo per la sicurezza del lavoro in porto. Ai familiari e agli amici del lavoratore le più sentite condoglianze di tutta la Cgil provincia di Livorno
Fabrizio Zannotti
Segretario generale Cgil provincia di Livorno