“Piombino non deve chiudere” è questo ancora una volta lo slogan dello sciopero generale con manifestazione che si terrà domani a Piombino. Questa volta la battaglia diventa nazionale e per la prima volta i tre segretari generali Camusso, Bonanni e Angeletti saranno presenti insieme a Piombino. Suona un pò come l’ultimo appello in difesa di un patrimonio industriale che dura da oltre 150 anni quello che i isindacati rivolgono alla città, al comprensorio ma soprattutto al governo. IL CORTEO FINO A PIAZZA BOVIO: Il concentramento è previsto alle 9 in Largo Caduti del lavoro, il corteo attraverserà Corso Italia per dividersi in due tronconi in Piazza Verdi e ricongiungersi in Piazza Bovio dove interverranno il presidente della Regione Rossi, Caludio Giovine responsabile dell’industria della Cna e concluderanno i segretari Camusso, Bonanni e Angeletti. “Quattro lunghi anni di scioperi, manifestazioni ma anche proposte” parlano i segretari di zona Cgil Cisl e Uil e Fiom Fim e Uil “Se l’altoforno dovesse chiudere sarebbe un’occasione persa per il territorio e il Paese che verrebbe privato di un altro pezzo del suosistema manifatturiero. Non solo non si deve fermare l’altoforno ma si devono ricercare nuove prospettive per l’azienda”.
Lucchini: La battaglia diventa nazionale. Domani lo sciopero e la manifestazione con Camusso, Bonanni e Angeletti
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