La provincia di Livorno, così come molte altre realtà territoriali, risulta fortemente interessata da un profondo processo di trasformazione che ormai da diversi anni sta scuotendo il cosiddetto mondo occidentale; ne vive le contraddizioni manifestandosi incapace, nonostante le indubbie potenzialità, di uscire da una sterile impasse e di agganciare possibili treni di ripresa.
La presenza di accattivanti linee strategiche supportata da alcune scelte già diffusamente condivise non consentono ancora di superare storiche criticità; criticità alimentate anche da incertezze ed indecisioni che investono i diversi livelli della comunità. E’ evidente la necessità di dare concretezza ed organicità ad azioni reali, necessarie per attivare virtuose ed interessanti opportunità in grado di superare i limiti, soprattutto infrastrutturali, che impediscono ai territori ed a quanti operano su di essi di declinare tutte le potenzialità, che pure esistono.
Le sottoscriventi rappresentanze imprenditoriali e sindacali sono peraltro consapevoli della crisi che interessa anche il sistema dell’intermediazione. Il corpo sociale delle nostre comunità, un po’ come tutto il Paese, risente di un elevato livello di frammentazione generato anche dal bypassare pezzi di reti tradizionali; una frammentazione che genera fragilità individuali così come fragilità economiche. Per questo motivo avvertono l’oggettivo bisogno di alimentare una nuova stagione dei corpi intermedi, in grado di interfacciare il mondo dell’impresa e quello del lavoro con i centri decisionali politici a tutti i livelli, da quello comunale, al regionale, al nazionale.
Il presente documento, partendo da una fotografia dello stato dell’economia provinciale, individua una serie d’interventi indispensabili per invertire il processo involutivo ed assicurare, in un quadro temporale celere e certo, la concretizzazione di scelte che, pur da tempo metabolizzate, rimangono tuttora sospese. Vuole pertanto essere una presa di coscienza forte e chiara di questo stato di cose ponendo in essere, nell’ambito di un condiviso sistema di valori che pone al centro la dignità del lavoro e la dimensione sociale dell’impresa, un sentiment comune indispensabile per avviare un percorso di rilancio della crescita e della competitività.
Le PRIORITA’, strettamente collegate fra loro, per le quali viene richiesto, così come profuso, il massimo impegno sono:
realizzazione della Darsena Europa e completamento del Corridoio Tirrenico;
formazione mirata alla creazione di profili professionali rispondenti all’effettiva ed emergente domanda di lavoro locale
utilizzo dei fondi stanziati per le opere già definite ma attualmente esistenti solo su carta e celere ricorso a strumenti atti ad aumentare l’attrattività del territorio in termini di investimenti esogeni.
Il documento completo di 18 pagine è consultabile al link sottostante:
Documento Tavolo sviluppo LI 12.11.2019
