Una timida ripresa che non crea buona occupazione, questo il bilancio della CGIL di Livorno in vista dell’autunno e della ripartenza a pieno regime di tutte le attività lavorative.
In vista del mese di settembre, la Cgil di Livorno fa un bilancio sul lavoro “Alcune situazioni di crisi possono considerarsi chiuse – esordisce Maurizio Strazzullo, segretario generale della CGIL provincia di Livorno – in Elia, per esempio, il percorso vertenziale è finito, come sindacato stiamo monitorando gli stati d’avanzamento dell’accordo. Purtroppo molte altre vertenze restano aperte, per le licenziate nell’appalto di pulizie del cinema “The Space” saremo costretti a procedere dal punto di vista legale”.
Altro fronte caldo è quello del Caprilli e, comunque, il livello di attenzione è alto in tutte le partecipate “Quella del Caprilli è una vicenda molto grave – prosegue Strazzullo – non solo 8 lavoratori sono senza lavoro, abbiamo perso anche un bacino di stagionalità, senza contare il danno subito dalla città nel perdere le attività di una tale struttura. Aamps è nel percorso di concordato, ormai possiamo solo augurarci che si concluda positivamente, l’attenzione resta alta”.
Nel pubblico impiego sono molte le partite aperte, prima fra tutte la incombente riforma delle Camere di Commercio, e con la riapertura delle scuole si rischia il caos nell’assegnazione delle cattedre.
A Livorno il sindacato maggiormente rappresentativo nota una timida ripresa “Certo non siamo mai più tornati ai livelli del 2008 – sottolinea il segretario – ma non possiamo certo negare che registriamo miglioramenti che, però, purtroppo non producono buona occupazione, il lavoro, perlopiù, è precario”.
Per quanto concerne ammortizzatori sociali e formazione interviene Simonetta Bagnoli “L’accordo di programma – dice – e la realizzazione della Darsena Europa, al momento, non hanno prodotto investimenti tangibili, solo manifestazioni d’interesse. Ad oggi, quindi, non solo non è stata creata occupazione, non è possibile neanche convertire i lavoratori in vista di nuove esigenze produttive”.
Il tempo è una componente essenziale “Abbiamo chiesto tempo – conclude Bagnoli – per tutti quei lavoratori che vedranno scadere gli ammortizzatori sociali entro l’anno, per loro e per gli inoccupati è necessaria una formazione mirata che ne faciliti il reimpiego. Dopo lo sciopero di luglio sembra che siano arrivati spiragli dal governo. Settembre sarà un mese cruciale”.
Livorno, timida ripresa ma lavoro precario
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