Lavoro e salute dovrebbero essere legati in modo indissolubile. Morti, infortuni, sono ancora all’ordine del giorno. Lavoro e salute, purtroppo, sempre più spesso sono diritti in parte negati. Oggi, di fronte alla crisi, alla perdita di migliaia di posti di lavoro, ad una precarizzazione crescente, il rischio è che la mancata garanzia della salute nel lavoro non sia percepita da tutti come uno scandalo. Non può essere che di fronte alla crisi il diritto alla salute sia un diritto minore, come se il rischio di infortunio o di malattia professionale fosse un tributo in qualche modo connesso e dovuto, da considerare come un rischio intrinseco. Dalla crisi si esce con un modello di specializzazione che punti su innovazione, ricerca, sviluppo, qualità. Qualità dei prodotti, dei processi, significa in primo luogo riconoscimento del diritto alla salute nel lavoro. Investire in sicurezza e prevenzione è un modo di indirizzare la competizione su criteri virtuosi, di dare futuro al lavoro.
Sono questi i motivi che hanno spinto la CGIL Toscana e le Camere del Lavoro a promuovere questa settimana di mobilitazione e di inziative.
La sicurezza sul lavoro in tempo di crisi (Bassa risoluzione, 400Kb)
La sicurezza sul lavoro in tempo di crisi (Alta risoluzione, 4Mb)